lunedì 29 novembre 2010

SNOB

Una storia a puntate. 
Forse si o forse no!


Quand’ero piccolo, come tutti i piccoli gay che crescono, avevo una comitiva di piccoli etero omofobi. E’ una storia vecchia come il mondo.
I bambini non sanno ancora, ma in realtà sanno benissimo. Notano che c’è qualcosa che non va e ti mettono in croce. A dire il vero potrei anche pensare che non sia proprio l’omosessualità a loro sconosciuta a giustificare il loro comportamento nei miei confronti, che mi limito a definire “dispettoso e prepotente”. A volte, quando voglio veramente prendermi per il culo da solo, mi piace pensare che in realtà fossero solo gelosi della mia bellezza inumana universalmente riconosciuta, o del fatto che a soli 5 anni io rispetto a loro sapessi già leggere e scrivere… ma anche a 6, 7, e in alcuni casi di compagni non dichiarati come disabili intellettivi anche 8 e 9. Questi geni, come potrete ben immaginare, non mi facevano mai giocare con loro, tranne in alcuni rari casi.
Tipo, farmi ricoprire il ruolo dell’ultima comparsa in un eventuale…

Piccolo omofobo 1: “Allora facciamo che io ero il maestro, tu l’alunno lui il papà lei la mamma e tu la bidella, ok?”
Piccolo omofobo 2:“Sì sì che bello… ah, e lui?”
Piccolo omofobo 1: “Lui se vuole può fare la cattedra o la mia sedia… se no può tornarsene dritto a casa! Femminuccia!!!”
Coro di piccoli omofobi al completo:“Femminuccia! Femminuccia! Femminuccia!”
P.S.
E' l'errore più comune tra i bambini dire "facciamo che io ero" invece che "facciamo che io sono", vedi a fare i fighi? Erano omofobi e stupidi. Io no, lo sapevo che quel modo di dire era scorretto... mia zia faceva la maestra... TIE'!


Tra me e me continuavo a chiedermi...
Come mai ogni pretesto fosse buono per mettere in piedi in un solo attimo il coro...mah...ben presto capii come muovermi. Io posso veramente dire di essere stato The Only Gay In The Village, quindi non avevo punti di riferimento a parte i video di Madonna e Cindy Lauper che vedevo passare in tv, né tantomeno potevo confrontarmi con altri.
Santo cielo avevo solo 5 anni! Comunque appena arrivai al sesto anno di vita feci la più grande svolta della mia vita….. beh, forse non proprio la più grande ma una delle più significative. Decisi che dovevo assolutamente finirla con le lacrimucce da bambina e che se proprio dovevo basarmi su un tipo di figura femminile, bene, dovevo prendere da questa solo il meglio: decisi, da solo, di rimanere sì una femminuccia ma con una grandissima differenza. Sarei stato da quel momento in poi, in assoluto, la prima ed unica femminuccia SNOB.

Ci tengo a sottolineare che sono nato in un piccolo paesino dell’entroterra siciliano, che adoro e non sopporto con lo stesso grado di intensità. Il mio paesello ai tempi vantava una cosa come 5.832 abitanti di cui però 2.437 erano galline. Galline vere. Coccodè…. Perché noi piccoli abitanti borghesi potevamo vantarci di due cose sole. La prima era/è l’enorme pollaio gestito da questa ancor più enorme azienda agricola che era/è il fiore all’occhiello del commercio di tutta quella sfigatissima zona. Ancora oggi ricordo che nei primi 5 anni in cui frequentai le elementari fui/fummo costretto/i a scrivere interi trattati su quella maledetta azienda. Vuoi quindi che non sappia il numero esatto di abitanti e polli?! No, ci tengo a dire 'sta cosa per la legge sulla trasparenza, se è vero che ne esiste una.

La seconda cosa di cui vantarsi, ed io ad oggi ancora non riesco a spiegarmi come mai non fu mai utilizzata come materia scolastica da Studiare/Commentare/Approfondire, era il fatto di avere come nostro concittadino “Onorario” il più Giovane/Bello/Potente/Famoso Capomafia della zona. Ho perso il conto delle seghine che mi son fatto pensando a lui negli anni in cui cominciai a prendere confidenza con quelli che poi sarebbero diventati i miei migliori amici e che lo sono ancora oggi, visto che in tutti questi anni non mi hanno mai abbandonato né tantomeno - OH!!! WOW!!!....- deluso.
Sì, sto parlando dei miei ormoni.


Fine prima puntata... o fine e basta?





[S]enza [NOB]iltà

Snob è un termine che viene utilizzato per identificare una categoria di persone che imitano i modi ed il modo di vivere di classi sociali superiori, atteggiandosi in maniera raffinata e altezzosa. Per estensione il termine è utilizzato per identificare una classe di persone, anche di rango elevato, che ostentano altezzosità o disprezzo verso le classi o i gruppi di persone che considerano inferiori o plebee. Nella storia gli snob venivano identificati come coloro che, pur non avendo titolo nobiliare, stavano a stretto contatto con l'aristocrazia del tempo.
In Italia ha significato affine, ma politicamente connotato, l'espressione Radical Chic.

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