martedì 26 aprile 2011

MY LIFE

In questi giorni ho semplicemente accantonato un paio di cose. Ho accantonato l'idea malsana di poter esporre un giorno al MOMA. L'idea che sarei diventato un grande scrittore pur sapendo benissimo che di scrittore in me c'è ben poco. Quanti sogni ho buttato nel cesso stamattina. La casa insieme. Box doppio e piccolo giardino per il mio Gaytano (*). La suocera a pranzo tutte le domeniche e le ore passate, il sabato sera, a preparare il mio ragù. La sorella ex-Top Model alcolizzata e sfranta, in rehab, che avrei ospitato a casa 2 giorni la settimana. Il lavaggio a 60° delle mutande di mio marito con l'aggiunta del Napisan. Le corse in Guatemala per riuscire ad adottare la nostra primogenita Molly. Il sogno di boicottare i turni per portare fuori l'umido, così sarei riuscito a raggiungere il mio diabolico scopo, e cioè che sarebbe sempre toccato a lui andare fuori la sera. Che poi, voglio dire, non ci doveva manco provare a lamentarsi perchè avremmo avuto un gatto e non un cane, quindi si sarebbe pure risparmiato la sbatta giornaliera di "scenderlo" e "pisciarlo". Si, lo confesso. Avevo proprio pensato a tutto. Ho accantonato anche l'idea dell'adozione del nostro secondogenito cingalese Brandon. L'immagine raggiante e soddisfatta di me che  mi faccio ingessare la gamba sinistra durante l'adozione di Molly e quella destra quando sarebbe arrivato Brandon solo per il gusto, leggermente country, di poter dire ai nostri vicini di casa che "Si, sono a casa in maternità!". I loro compleanni e le domeniche in Ikea. Il mal di testa e io che non faccio altro che lamentarmi. Che ingrasso a dismisura. Lui che mi cornifica a destra e a manca ed io che bevo come una spugna. 
Si, però anche voi ragazzi... fate qualcosa! Fermatemi, ve ne  prego, perchè io sono in grado di andare avanti all'infinito!!! OK?
Niente. Basta. Niente di tutto ciò. Ormai ho preso tutto e l'ho messo in una scatola. L'ho chiusa e non se ne parla più. La cosa più bella però, e che sono riuscito a chiuderlo con un fiocco che è di sicuro il più gay che io abbia mai fatto. 
Bene. Credo che uno debba scegliere la vita che vuole ed io adesso ho deciso. Al momento c'è veramente poco da scegliere. Si, perchè essendo italiano e vivendo in Italia che cazzo vuoi fare? Se non sei russa non puoi sposare un miliardario. Se non sei brasiliana non scopi con nessuno. Se non sei cinese... col cazzo che ti fanno aprire un negozio. E allora?
E allora voglio assolutamente, con tutto me stesso, che da oggi in poi la mia vita somigli ad un film di David Lynch con Loredana Bertè. Ed è quello che accadrà. Vuoi vedere? 
Ad ogni modo rimane un ultimo dilemma. 
Adesso, io... mi faccio un goccino o mi faccio uno spino?



Rolf Christopher Lorenz


(*) Gaytano. 
E' il nome del mio gatto. Perchè?

3 commenti: