sabato 22 ottobre 2011

POST.IT




Fare un bilancio della mia vita in questi giorni, sarebbe come offrire una cotoletta alla milanese ad un vegano convinto. Il processo di smaltimento in cui, mio malgrado, mi ritrovo... è più lungo e più faticoso di quanto io mi sarei mai aspettato. Continuo, anche se con tutta la mia forza non voglio, a rimanere attaccato ad una speranza che non è mai esistita. Credo di odiarmi. Credo di far bene ad odiarmi. 
Ho piantato i semi del fiore più bello. 
Non è mai sbocciato.
Ho aspettato senza mai stancarmi. 
Invano.
Sono forse io quello che dovrebbe ritornare alla base?
Qual è la base?


APATIA



L'apatia (dal greco a-pathos, letteralmente "senza emozione") è una riduzione dei comportamenti finalizzati, dovuta a mancanza di motivazione. Si distingue dalla depressione in quanto il paziente apatico non prova disagio per la sua condizione, mentre la depressione correla con stati ansiosi e provoca un tono negativo dell'umore che può arrivare fino al desiderio di morire.
Condizione caratterizzata da una diminuzione o dall'assenza di qualsiasi reazione emotiva di fronte a situazioni, eventi della vita di tutti i giorni. Si esprime sotto forma di indifferenza, di inerzia fisica oppure di mancanza di reazione di fronte a situazioni che normalmente dovrebbero suscitare interesse o emozione, di una riduzione dei comportamenti finalizzati, di una assenza di spirito di iniziativa, di una sottomissione nelle scelte quotidiane.
Il soggetto apatico limita la produzione di pensieri legati ad obiettivi, al punto da trascurare persino se stesso, oltre a mostrare gravi segni di distacco verso l'ambiente che lo circonda, e provare indifferenza e ritrosia nei confronti di eventuali nuove esperienze. Ma non è detto, poiché dipende molto dalle caratteristiche caratteriali del soggetto.

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