venerdì 18 novembre 2011

DANCER IN THE PARK (INEDITO 4)


Happiness - Felicità 
Todd Solondz 
1998


UN UOMO PER BENE
Lo sono. Sono un uomo perbene. Credo di esserlo sempre stato, a dire il vero. Sono talmente perbene che a volte mi annoio. A volte no. Ieri, per esempio, mi trovavo a far nulla tra una riunione di lavoro e l'altra ed ho subito pensato: "Cosa farebbe un vero ometto perbene con a disposizione due ore libere?". Ci ho pensato e ripensato e, quando ho capito che il mio pensiero e l'estenuate ricerca di una risposta perbene avevano già superato i 15 secondi, mi son detto: "Ma si! Che coglione imbranato!!! Vado al parco e me lo faccio ciucciare un attimo faccio una bella passeggiata che non fa mai male!". Così ho fatto. Sono arrivato nel parco più bello del mondo ed ho sentito un freddo porco una leggera brezza invernale che però non sembrava dar fastidio alle famigliole, alla gente intenta a fare sport e a chi, come me, si trovava lì solo per un pompino last minute una tranquilla passeggiata pomeridiana. L'amore per il prossimo in me si fa sempre più accentuato in situazioni come questa. In quel momento avrei tanto voluto sparare a tutti e lasciarli morti stecchiti tra quelle fottute foglie imbrunite che sanno di piscio abbracciare tutti, ma come facevo? Sono forse... troppo perbene? Si, sono veramente una personcina perbene e me ne rendo conto proprio in questi casi. Eccomi allora in mezzo ad un po' di alberi e una marea di preservativi usati e fazzoletti sporchi una montagna di foglie morte. Ah, le foglie morte! Mi riempiono l'animo di malinconia... a volte. Mentre continuo a passeggiare mi accorgo che lì, proprio lì vicinissima a me, si trova la mia amica del culo cuore Analgisa, tutta intenta a succhiare il membro allo sfigato di turno colloquiare amabilmente con un gentil signore, probabilmente un suo amico, io questo non lo so. Mi sento sempre di disturbare in situazioni come questa, non sai mai se è il caso di salutare o no, però stavolta, essendo io stato visto dalla mia amica, mi son fatto coraggio ed ho accennato un timido saluto... 
"Ti piace succhiare eh? Puttanone!!! Buongiorno!!!"
"Vaffanculo troia!!! Buongiorno a te!"
"Ciuccia ciuccia... Ti vedo dopo, adesso faccio una passeggiata, ma poi ripasso da queste parti..."
"Ti ho detto di andare a fare in culo guardona di merda! Ok! A dopo mio caro..."
"Bruciati rotta in culo! Un bacio..."
Mi è anche sembrato di notare lo stupore del suo amico che intanto che lei si era staccata dal suo cazzo che lei si intratteneva giusto quei due secondi con me, le diceva...
"E questo chi cazzo è? Fallo venire qua che glielo metto nel culo! E' un tuo amico?".
Ma non ne sono sicurissimo, visto che tra me e loro c'erano 200 metri e passa a separarci. Insomma io continuo a camminare e mi trovo d'un tratto in una piccola area verde molto carina, e con molto stupore mi accorgo della presenza di un altro mio caro amico: Maurizio. Maurizio è veramente un porco assurdo un ragazzo molto a modo, lo conosco da qualche tempo oramai e ogni volta che ci incontriamo è sempre una scopata hard da brivido una gran festa, si, proprio come si addice a due porci scatenati con tanto di cazzo in ebollizione due persone perbene. Ma anche Maurizio non è solo, no no. Il mio amico Maurizio è in compagnia della cara Robertina. Robertina è una troietta secca secca del cazzo, piena di pircing e tatuaggi, ha la cresta e la leggenda narra che sia sempre molto nervosa, nel senso che quando ti fa un pompino è sempre agitatissima perchè sta pensando a quali cazzi si stia perdendo in quel momento e quindi va in escandescenza un ragazzino molto perbene anche lui, studia e viene al parco per leggere, come tutti, ma secondo me si veste in un modo improponibile, solo che questo io non lo dico perchè in fondo sono una persona perbene e le persone perbene disdegnano il gossip. Io di Robertina avevo sempre sentito parlare ma non ho mai avuto l'occasione di incontrarla, ed eccola qui questa occasione. Mi precipito verso di loro con la sola e unica intenzione di farmelo ciucciare da entrambi fare una nuova conoscenza. Li trovo già che se lo menano a vicenda già immersi in una conversazione che sembra interessante. Mi abbasso i pandaloni presento e cominciamo a limonare duro con Maurizio intanto che Robertina si posiziona dietro al mio amico con l'intenzione di puntarglielo a fare amicizia. La mia venuta però deve aver imbarazzato quella cagna secca tanto che dopo tre moine che nessuno di noi le ha ricambiato, se lo mena, viene e se ne va dopo averci salutati deve aver fatto ricordare alla piccola Robertina che aveva un appuntamento e che probabilmente era già in ritardo, quindi dopo essersi congedata l'abbiamo vista allontanarsi, lasciando da soli me e Maurizio che continuavamo a limonare e toccarci senza tregua continuavamo ad interrogarci sui grandi quesiti della filosofia antica e moderna. Mi piace conversare con gli amici, confrontarmi su varie cose, ridere e scherzare, però si stava proprio facendo tardi quel giorno e siccome questo non mi mollava più ed io volevo venire sono veramente una persona perbene e non voglio ferire nè offendere nessuno ho detto a Maurizio:
"Senti devo andare. Me lo succhi un po' così vengo? Mi spiace ma per me si è fatto tardi, ho paura che sia giunta l'ora di lasciarti caro amico...."
"No no! Aspetta! Vienimi addosso ti prego! Già, è un vero peccato mio caro amico, ma volevo dirti una cosa..."
"Come addosso??? Dimmi pure..."
"Si si, te lo succhio, ma appena stai per venire mi metti il cazzo tra le mutante e vieni lì! Nulla, volevo solo augurarti una buona giornata!"
"Si ok, ma facciamo in fretta!!! Grazie di cuore!"


Dopo qualche minuto ho lasciato Maurizio tutto soddisfatto e soprattutto bagnato in mezzo al parco da solo con la promessa che avrei fatto di tutto per incontrarlo di nuovo al più presto, per continuare la nostra interessantissima conversazione. Eh si, perchè noi persone perbene non lasciamo mai una conversazione a metà. Inutile dire che mancavano solo 10 minuti all'inizio della riunione di lavoro che era stata fissata quel pomeriggio ed io ho dovuto correre come una gazzella e sono arrivato al lavoro con il cuore che batteva a 1000 perchè mai e poi mai mi sarei perdonato un ritardo, come succede a tutte le persone per bene, noi siamo fatti così. Come dicevo sono arrivato puntuale all'appuntamento ma non ho resistito al mio naturale istinto di scusarmi ed ho subito inviato un sms alla mia cara collega, mentre lei era tutta presa a spiegare i vari punti salienti del meeting odierno e mi guardava con i suoi occhioni preoccupati...


SMS
"Controllo se ho macchie strane. Ho appena scopato, che ridere!!! Uff.. che corsa amore, quasi perdevo l'autobus ma, per fortuna, ce l'ho fatta!!!".


La mia amata collega è ancora lì che se la ride è tranquilla adesso. Per quanto riguarda me invece, proprio non me la sento di lasciarvi così. Mi sembra più che corretto mettervi al corrente del fatto che ho preso un paio di decisioni importanti strettamente collegate alla mia vita.  Decisioni che di fatto cambieranno tutto il sistema e che sono pronto a sostenere con tutto me stesso. Se non condivido queste cose con voi non riesco proprio a sentirmi un ometto perbene a 360 gradi, ecco. La prima e più importante è questa: ho deciso che costruirò un Gazebo. Perchè? Ma come perchè??? 
Perchè mi piace Chopin!
(Rainy days never say goodbye 
To desire when we are together...)


Perbene [per-bè-ne] o per bene agg., avv.
• agg. inv. (preferibilmente con grafia unita) Che si comporta onestamente, rispettando le leggi e la morale comune SIN ammodo: una persona, una ragazza p.; anche, di buona condizione sociale: gente p.
• avv. (preferibilmente con grafia staccata) Bene, in modo diligente e preciso: fare le cose per bene
• dim. perbenino
• a. 1841


Renè Magritte
"Son of a man"
1964

2 commenti: