mercoledì 31 agosto 2011

DANCER IN THE NIGHT 2.4

                 - Sulla soglia dell'eternità - 
                    Vincent Willem van Gogh



POST IT N°1
Vivo in una dimensione parallela, completamente svincolata dalla realtà. E' qualcosa di molto fragile e più passa il tempo più mi rendo conto che è anche difficile da mantenere in vita. Però, per assurdo, si ostina a non voler morire. Cercare l'amore ovunque non è che una naturale conseguenza del non sentirsi amati. Questo io lo so per certo. Come so di non aver colpa.


Depressione [de-pres-sió-ne] s.f.
1 Discontinuità di livello per cui una parte risulta più bassa di quelle circostanti SIN avvallamentoabbassamentodepressione del terreno || d. continentali, quelle inferiori al livello del mare e che si trovano nell'interno dei continenti.
2 Meteorologica - depressione barometrica, zona di bassa pressione atmosferica, area ciclonica.
3 Economica - Fase recessiva del ciclo economico.
4 Stato caratterizzato da malinconia, senso di vuoto, caduta di ogni interesse vitale: cadere in depressione.
sec. XVIII

mercoledì 24 agosto 2011

DANCER IN THE NIGHT 1.4



Data Anale 24/08/2011 
Dopo una tristissima successione di eventi disastrosi e non che, lo giuro, hanno strattonato e non poco il mio povero e gentile animo, tra cui:
1 - Scoprire improvvisamente che il fidanzato di una delle tue più care amiche è bipolare...
"No scusa un secondo, ma mi stai chiamando per dirmi che è bipolare? Ma non lo erano anche i precedenti 15 ragazzi che hai avuto nel corso di questi 4 anni? Direi che è un segnale più che positivo cara, no?"
2 - Scoprire improvvisamente che ti sei svegliato alle 22.30 e realizzare che ti sei perso la nuova puntata de "Il bello delle donne" che, come sanno tutti, va in onda alle 19. Fermarsi. Riflettere. Capire che una soluzione c'è. Chiamare disperato il tuo amico del cuore per farti fare il riassunto...
Io: Oi! Dimmi che hai visto la puntata di oggi cazzo! Mi sono addormentato! Merda!!!
Queer Bee: Dove sta la novità?
Io: Dai, piantala. Dimmi cos'è successo???
Queer Bee: Ma io che ne so!
Io: Cioè?
Queer Bee: Amore non l'ho vista! Non l'ho vista manco io ti giuro! Non lo senti dal tono della mia voce che sono a pezzi???
Io: Noooo!!! Nooooooooo!!!
Queer Bee: E invece si bella, sono arrivato a casa che era già finita. Sono disperato più di te, credimi, ma grazie al cielo, la mia personale dose di charme è di gran lunga superiore rispetto alla tua ed è questo che mi consente di andare avanti dignitosamente. Ecco la vera differenza tra noi due...
Io: Ma stai zitta! Minchia, proprio la puntata di oggi, cazzo!!!
Queer Bee: Lo so.
Io: Oggi mandavano in onda il puntatone dedicato ai finocchi!!!
Queer Bee: Lo so.
Io: Siamo letteralmente fottuti.
Queer Bee: Si. Letteralmente fottuti.

3 - Scoprire improvvisamente che per quasi due anni hai allevato delle serpi in seno, e quando dico serpi in seno mi riferisco proprio ai 6 calici in cristallo verde comprati da Zara Home un giorno che, come al solito, ero uscito per prendere solo le sigarette...
Io: allora ragazzi non capisco proprio quale sia il problema?
Calici Verdi in coro: Il problema è che tu non hai la lavastoviglie! Siamo stufi! Basta!
Io: Ma... incredibile!!! E' incredibile!!! Certo che non avete il minimo rispetto per questo povero precario che due anni fa ha fatto carte false per riuscire a togliervi da quel cazzo di espositore, tutti sporchi di polvere! Io vi ho ridato la vita!!! Nessuno avrebbe mai pensato di portarvi via da quello squallido centro commerciale e questo è il ringraziamento? Siete sei piccole, luride carogne! Forza!!! Filate in lavandino e di corsa!
Calici Verdi in coro: No! E questa volta non abbiamo la minima intenzione di cambiare idea!!! Non ci arrenderemo! 
Io: Ah si? Non riuscirete a farmi impazzire! Se è questo il vostro scopo ragazzi, beh potete cominciare già da ora a rassegnarvi e a cercare un nuovo passatempo, perchè io non sono pazzo. Anzi, se questa è la vostra posizione, tranquilli, so io cosa fare!
Calici Verdi in coro: Non non molleremo stavolta, non preoccuparti!
Io: Perchè? Vi sembro preoccupato?
Calici Verdi in coro: Sciopero! Sciopero! Sciopero!
Io: Sciopero? Ah, vedo che è giunta l'ora di fare il bagnetto ai vostri cuginetti della Bormioli...
Calici Verdi in coro: Noooooooooooo!!!!
Io: Eh no! Mo' m'avete proprio rotto il cazzo!!!!

4 - Scoprire improvvisamente che, nonostante tutto, sei fortunato perchè il tuo secondo marito immaginario ti pensa. Arrivano Ivan e Simone a casa mia per un sopralluogo...
Io: Blablablablablablabla
Ivan: Blablablablablablabla
Simone: Blablablablablablabla
Io: Blablablablablablabla
Simone: Blablablablablablabla
Io: Blablablablablablabla
Simone: Blablablablablablabla
Ivan: Ah! Quasi dimenticavo!!!
Io: Che?
Ivan: Siam passati al bar da tuo marito Joseph prima, ti ha mandato un regalino...
Io: Davvero?
Simone: Si si.
Ivan: E che dico puttanate???
Io: Fai vedere...
Ivan: Ecco. Tieni, tutto per te...

Non è carino il mio Joseph? Quardate un po'... 



Insomma, dopo tutto ciò finalmente arriva la sera. Ragazzi questa è la vita e bisogna giocare... e quando il gioco si fa duro? Facciamo che è quasi mezzanotte ed io di stare a casa a vedere  alla tv i problemi che hanno i fantasmi nelle case altrui su RealTime non ne ho proprio voglia. Che si fa? Ho appena fatto una doccia e una maschera al miele con yogurt per il viso. Si, non avevo il miele e allora mentre stavo sotto l'acqua calda mi son concentrato ed ho deciso che il miele sarebbe stato sostituito dallo yogurt, anzi no... ho fatto un miracolo. Ho trasformato lo yougurt in miele, proprio come aveva fatto tempo fa il mio amico fraterno Gesù con il pane e i pesci. Si, è un gioco da ragazzi, basta concentrarsi. Prendi lo yougurt, te lo metti in mano ad altezza viso, lo guardi deciso e ripeti per un centinaio di volte, senza mai prendere fiato mi raccomando, una semplice frase:
"Tu sei il miele che mi serve!"
Provateci. Vi giuro che alla 87esima volta sentirete il profumo del miele d'acacia. Ma fatemi andare avanti che se no mi perdo. Ho deciso che prenderò la mia bicicletta, andrò in centro a trovare le mie amiche: la Fiacchini e Bambola. Staranno battendo in stazione come al solito. Ok? Vado... e vi racconto tutto appena torno! Ah! Cazzo... ho anche fame!

lunedì 15 agosto 2011

HO UCCISO MIO MARITO (SCARAFAGGI)

SOGNO
Sento un rumore sotto il mio letto. Mi alzo ancora un po' addormentato e tiro su il materasso. Quello che vedo mi spaventa e non poco. C'è un'intera arena nascosta sotto il pavimento della camera da letto ed è coperta da una rete di ferro come a voler impedire l'uscita delle bestie che vi sono dentro. Una quantità innumerevole di scarafaggi neri ed enormi continuano a muoversi dentro quella lurida arena sotterranea in mezzo a rifiuti e terra sporca che però sembra cenere. Si, sembra proprio cenere mista a tocchi di carbone nerissimo e loro, lì in mezzo, non hanno pace. Sembrano impazziti. Io sto fermo ad osservarli insieme a qualcuno che però non conosco e che di colpo mi ritrovo di fianco. Questo qualcuno mi parla ma io, come al solito, non capisco. Sono troppo concentrato a guardare quel caos che si sviluppa sotto i miei occhi. D'un tratto mi giro verso lo sconosciuto e riconosco mia sorella che mi suggerisce di sterminarli tutti con l'aiuto di uno spray insetticida. L'unico spray che però troviamo è l'Oust, quello dalla bomboletta maxi con il tappo fucsia. Ma l'Oust è un profumo non un insetticida! Non è incredibile? Riesco a mantenere un certo gusto gay anche quando mi trovo nel bel mezzo di un orripilante incubo. Quasi quasi mi faccio un applauso da solo ma, non è il momento giusto. Non possiamo perdere tempo. Leggo sulla confezione da 400 ml che elimina gli odori, disinfetta superfici e tessuti d'arredo e, cosa molto più importante, uccide il 99.9% dei batteri sulle superfici. Comincio a spruzzare Oust ma solo per fare una prova, infatti mi concentro su un grande scarafaggio che sta fermo su una lattina di Coca-Cola vuota che sbuca della cenere. E' appollaiato lì da solo e mi fissa. Lo ricopro di Oust. Mia sorella mi conferma che il profumo funziona. Lo Scarafaggio-Cola sembra esser morto... beh, per lo meno è immobile. Ora però, sempre da sopra, inizio a spruzzare Oust Fresh Garden 3 in 1 su tutta l'arena sotterranea. Una nuvola rosa si espande e cala vaporosa su tutti quei bastardi maledetti che continuano senza sosta a tormentare i miei sogni. Dopo qualche minuto ci accorgiamo che, passato l'effetto nuvola gay, gli scarafaggi sono tutti immobili. Sembrano imbalsamati. Mia sorella sembra una pazza. Toglie la rete metallica e si precipita nell'arena. Io penso: "Ma ce la fa?" intanto che lei comincia a passare le mani tra la collinette di cenere e scarafaggi morti, come ad accertarsi del fatto che Oust abbia fatto il suo dovere. Ed è così. Sono morti. Cazzo!!! SONO MORTI!!! "Guarda! Guarda, sono tutti morti!! Non c'è più da preoccuparsi, guarda!!!" urla felice mentre continua a ficcare le mani in quello schifo di cenere carbone con contorno di scarafaggi morti. Sembra una bambina sulla spiaggia tutta contenta di giocare con la sabbia. Torna da me, mi sorride. Le sorrido. Di colpo mi accorgo che sta mangiando qualcosa, e beh... sapete come sono i sogni, no? Succede tutto di colpo, come in una puntata di Gost Wisperer o della Prova del Cuoco. Sta tenendo tra le mani un pezzo di torta e mi chiede se ne voglio un po'... per festeggiare, ovvio. Sono così felice di aver ucciso quella marea di bastardi che non riesco a trattenermi dalla gioia e le rispondo:
"Ma minchia! Ce la fai o no? Almeno prima lavati le mani che non hai fatto altro che toccare quella merda immonda, pezzente!"

Sognare scarafaggi
Significato del sogno.
Se durante la notte si sognano spesso scaraffaggi significa che bisogna amministrare con piu accortezza i propri redditi e il proprio lavoro; il sogno infatti ammonisce a guardarsi da amici che tali non si dimostreranno e a fare piu attenzione alla salute.
Vedere uno scarafaggio in una stanza pulita: arrivo imprevisto di denaro. Uccidere uno scarafaggio: si potranno smascherare le malelingue le quali dovranno poi vergognarsene.

Scarafaggio: probabile malattia.
Numeri della cabala 16.
Vedere molti scarafaggi: cattivo presagio, potrai ammalarti gravemente.
Numeri della cabala 14.

Il parere di Ugo, il mio analista del cuore.
"Lo scarafaggio è qualcosa di disturbante che turba la sua emotività. Generalmente è infestante, si moltiplica, invade. Se non ricordo male David, sua sorella è la prima persona a cui lei confessò la sua omosessualità, quindi, mi spiace ripeterlo ma continuiamo a parlare del suo defunto marito. Ecco, il suo defunto marito va a lavorare su qualcosa che è accaduto nella sua (di lei David!) accettazione del sè in questo senso. Il suo defunto marito era gay e non lo accettava, e su questo mi pare che ci siamo, ma io continuo a non capire come mai lei si sia fissato con lui? Riesco anche a vedere la sua faccia nel momento in cui leggerà queste poche righe e sono certo che esclamerà: "Ma io non ho sognato mio marito!", vero? Beh, è come se avesse sognato lui, mi creda. Comunque il fatto che sia riuscito finalmente a sterminarli tutti grazie al suo Oust 3 in 1 è cosa buona, vuol dire che lei è vicinissimo alla soluzione. Ma il punto rimane sempre quell'ameba del suo defunto marito e non ci sono cazzi. Insomma non le sembra che sia giunto il momento di mollare seriamente il colpo e smetterla con questa voglia esasperata di volersi distruggere? Lei vive il sesso come una punizione, e non vuole accettarlo. Non riuscirà a prendermi in giro David ed è bene che se lo ficchi in testa una volta per tutte!!!".


DANCER IN THE PARK
(THE BEGINNING IS THE END AND THE END IS THE BEGINNING)

"Arrivò cavalcando veloce, 
come una fenice che esce dalle fiamme.
Arrivò vestito di nero, 
con una croce che portava su il mio nome.
Arrivò inondato di luce, splendore e gloria..."

Lui: Ti sto seguendo da un po'...
L'altro: Ah, seguivi me? Io pensavo scappassi dal tipo coi baffi...
Lui: No, ti ho visto prima e allora ho cercato di avvicinarti ma, parlavi con quel signore ed ho pensato volessi fare con lui...
L'altro: Chi? Ah, si il mio amico. Non faccio boiate con gli amici anche se questi amici spesso me lo chiedono...
Lui: Ah, ok. Comunque, mi pare di capire che non sei interessato. Sarà meglio togliere il disturbo...
L'altro: Tranquillo, rimani pure. Non sei un mio amico...

Se ne stanno lì da soli in piedi per qualche minuto. In silenzio. Si scrutano per bene. Poi Lui sorride e si avvicina, sembra timido ma accenna un abbraccio. L'altro ricambia, ma con lieve freddezza. Lui sembra anche un pochino rincoglionito, non si capisce bene nè da cosa nè perchè. L'unica cosa che L'altro sa è che la bellezza di Lui fa quasi impressione. Ne è cosciente e forse anche un po' spaventato. Ma decide di continuare e lo asseconda. Iniziano timidamente a sfregarsi i rispettivi pacchi e poi, parte il solito vecchio rito e via a sbaciucchiarsi. L'altro si ferma un secondo, solo un secondo, perchè non può fare a meno di notare il profumo della pelle di Lui. Buonissimo.

Lui: Baci bene...
L'altro: No, sarebbe più esatto dire che bacio da Dio.
Lui: He he he... fammi ricontrollare allora...

Si baciano ancora. Si baciamo tanto. Si abbracciano. A L'altro piace Lui, non sa perchè ma gli piace. Lui sembra cercare questo, un abbraccio. Forse è quello che vogliano entrambi. Forse non è affatto questo che vogliano. Cercano di mantenersi in equilibrio. Moralmente in equilibrio. L'altro fa fatica a lasciarsi andare ma, allo stesso tempo non riesce ad opporsi. La bellezza degli uomini non lo ha mai affascinato, non lo ha mai sconvolto. La bellezza di Lui si. Lo eccita. Lo spinge verso delle cose che pensava fossero solo dei clichè e che adesso crede, anche solo per quell'istante, non lo siano. E' letteralmente, totalmente affascinato da questo sconosciuto, da Lui. Lui si ferma. I loro volti ora sono appiccicati l'uno all'altro. Immobili, ora sono ognuno negli occhi dell'altro.


L'altro: Cosa vuoi che faccia?
Lui: Quello che vuoi...
L'altro: No, voglio fare quello che più ti eccita.
Lui: Allora potresti cominciare a scendere giù...
L'altro: Tutto qua?
Lui: Se non hai fretta potrebbe essere un buon inizio...


Lui fa una smorfia che fai intendere a L'altro che si, non ha fretta. Gli sbottona piano la camicia. L'altro intanto chiude gli occhi e comincia ad abbandonarsi al piacere che sta per arrivare. Lui non smette di baciarlo ovunque mentre si abbassa pianissimo e si avvicina sempre più al bersaglio. Ci siamo. Adesso Lui è in ginocchio davanti a L'altro e prende il suo cazzo tra le mani. Lo accarezza e comincia a leccarlo. Non passano che pochi istanti e finalmente decide di ingoiarlo. Piano, sempre piano. L'altro fa fatica a controllarsi perchè Lui ci sa fare, eccome. Intanto che Lui continua a "soffiare" delicatamente sul suo membro, L'altro prende tra le sue mani la testa di quello sconosciuto, quasi a volerla dirigere, e accarezza i suoi capelli mentre geme e geme come raramente aveva fatto prima. Lui è si uno sconosciuto ma, L'altro ha la strana sensazione di conoscerlo, da sempre. Che sia vero quello che si dice in giro dell'amore? Erano predestinati? No, ma qualcosa li univa in quell'istante. O forse no... volevano solo crederlo, entrambi.


L'altro: Fermati!
Lui: Come? Che succede?


L'altro si accorge che lì, proprio a pochi metri di distanza, c'è il solito guardone che si diverte a stare in piedi dietro ad una siepe, a menarsi il cazzo, mentre osserva con il suo sguardo assatanato ogni loro minimo movimento. Lui capisce, si gira verso il tizio, lo guarda... ma non si ferma. 


Lui: Non ti va? Non ti va che ci guardi?
L'altro: No, non è quello...
Lui: Ho capito. Faccio un cenno e lo faccio avvicinare?
L'altro: Come?
Lui: Vuoi che mi scopi intanto che ti continuo a spompinare? Vuoi vedere che mi scopa mentre ti ciuccio il cazzo?
L'altro: No no, io non ...
Lui: Sappi che a me non importa. Lo faccio per te. Dimmi, ti ecciterebbe una cosa del genere? Dimmelo, perchè se vuoi mi faccio scopare e così tu puoi vedere il mio viso mentre continuo a succhiare il tuo cazzo e lui me lo sbatte dietro...
L'altro: No. Non mi interessa. Voglio continuare con te.
Lui: Sei sicuro?
L'altro. Sono sicuro, ma non sono sicuro del fatto che tu lo sia. Vuoi farti scopare da lui?
Lui: Solo se la cosa ti eccita. 
L'altro: Dai, torna giù...
Lui: Perchè non mi scopi tu? Scopami tu e lui lo lasciamo guardare, dai! E' quello che vuole, no?
L'altro: Perchè non torni giù ancora un po'...
Lui: Scopami!
L'altro: Dai...
Lui: Per favore scopami, non resisto più!
L'altro: Ma poi non ho il preservativo, dai continuiamo come prima, scendi giù...
Lui: Scopami ti prego. Io ora voglio che tu mi scopi. Adesso, qui, con o senza lui. Scopami! Scopami sono troppo eccitato e voglio che mi sbatti forte, ti prego. Voglio sentirti dentro di me. Scopami! Scopami! Scopami!


L'altro non resiste più. Continua a baciarlo, a toccarlo e non si ferma un solo istante. Lui lo lecca e chiede, implora di essere fottuto. "Scopami! Scopami!" sono le uniche parole che L'altro sente e mentre, con passione, ricambia i baci di Lui, decide che non può più aspettare o esploderà. Di colpo mette Lui di spalle, facendolo appoggiare ad un albero e lo scopa. Forte. Fortissimo mentre Lui non riesce quasi più a trattenersi e ci manca poco che urli, ma non lo fa. Il guardone si avvicina e comincia ad accarezzarli aumentando la loro eccitazione che ormai non può contenersi. L'altro non ce la fa più e si stacca da Lui perchè vuole schizzargli tra le chiappe. "Vengo!" - grida. Lui allora si gira nuovamente e si rimette in ginocchio, mentre continua a segarsi con forza, e riprende in bocca il cazzo di L'altro che a quel punto, finalmente esplode, rendendo felice Lui che trattiene il suo sperma in bocca ancora qualche secondo mentre con la lingua continua ad accarezzargli la cappella in fiamme. Viene. Lui adesso
viene e viene anche il guardone che intanto, continua a pizzicare i capezzoli di L'altro. Poi si ricompone ed è il primo a sparire tra gli alberi.


Lui: Grazie, e quando dico "Grazie" voglio dire "Spero di ribeccarti presto..."
L'altro: Allora dovrei dire "Grazie" a te...


Sorridono. Si abbracciano. Continuano ad annusarsi. Sono esausti. Si ricompongono e si scambiano ancora qualche bacio. Sono entrambi sul punto di salutarsi. Entrambi più che soddisfatti da una mezz'ora che nessuno dei due si aspettava di vivere in questa stupida, noiosa giornata uggiosa...


Lui: Ok. Direi che a questo punto posso andare.
L'altro: Bene dai, tanto ci si rivede qua, giusto?
Lui: Si si, certo... anche se a dire il vero io ho una sorpresa per te...
L'altro: Cioè?
Lui: Volevo dirtelo prima ma poi ci siam fatti prendere...
L'altro: Quindi?
Lui: Dai, non l'hai capito?
L'altro: No, cosa? Non dirmi che abbiamo già scopato e non mi ricordo di te?
Lui: No no, non ci siamo mai beccati prima. Sono sieropositivo.
L'altro: Cosa?


Lui si incammina, con passo veloce, girandosi di tanto in tanto prima di sparire del tutto, a guardare L'altro che è ancora lì, in piedi, fermo, immobile con gli occhi sgranati e continua a chiedersi all'infinito: "Cosa? Cosa? Cosa?"
Non a caso Lucifero era il più bello tra tutti gli angeli...


"Fu così che volsi lo sguardo al sole.
Volai di stella in stella per maledire tutto e tutti.
Nelle mie orecchie uno squillo assordante.
Il rumore era così forte che non riuscivo a sopportarlo.
Il rumore era più di quello che io potevo sopportare.
"Mi arrendo" - dissi - "Mi arrendo. Hai vinto".
Madre Natura ha fallito un'altra volta".

mercoledì 3 agosto 2011

CREDO DI AVER FINITO.

TIRATE PURE LO SCIACQUONE.
"David, scusa ma secondo te perchè io ho sempre questa forte, irrefrenabile esigenza di prenderlo nel culo?".
La verità è che giorni fa, durante un colloquio telefonico con la mia immagine, è uscita questa frase che in realtà non era questa frase. Diciamo che mi è parso opportuno modificarla. Ma si sa, quando uno è come me non riesce a contenere cotanto charme e, deve sempre buttarla lì... la battuta. Ragazze, una battuta non va mai sprecata. Ad ogni modo io, lo giuro, questa irrefrenabile esigenza di prenderlo nel culo non l'ho mai avuta. Prenderlo nel culo, indubbiamente, fa bene. E' vero. Ma è anche vero che non rientra nella mia personale lista delle 10 cose da fare per vivere meglio.
Il fatto è che, in poche parole, stavo riflettendo. Mi è venuta in mente Anna Oxa, esattamente nella sua apparizione al Festival di Sanremo nell'ormai lontano 1988. Chi non se la ricorda? Io, a dire il vero, ho avuto questa visione in un momento un po' strano. Mi trovavo spaparazzato sul divano e stavo guardando la tv. Tarda notte. Hai presente le pubblicità che ti propinano quegli oggetti insulsi che promettono di farti cambiare vita e, soprattutto "giro vita", con soli 59.90 euro? Ecco, quei momenti sono ottimi per riflettere. Cosa c'è di peggio? Tra una sigaretta e l'altra penso al vestito blu della Oxa nell'88 e, con ancora più intensità, a quei capelli. Taglio, colore e piega. Un disastro. Un disastro per lei, la sua immagine e tutto il pubblico a casa e in sala. Ma non per me. Io ho sempre avuto il dono dell'apnea e di saper trarre il meglio dal peggio assoluto. La maggior parte delle volte che mi viene un'intuizione geniale è sempre data da una particolare nuancè di colore. Insomma, dopo il biondo platino è arrivato anche l'inizio della canzone. Nella mia mente intendo. L'ho rivista nel suo totale splendore, perchè nell'88 quello era puro splendore, mentre la voce alla tv mi ricordava che avrei a mia disposizione anche il set di 10 pezzi per la manicure se decidessi di comprare quella cazzata che ti fa dimagrire in soli 3 minuti. Intanto però la visione di Anna Oxa Platino si faceva sempre più vivida. Cantava "Quando nasce un amore". Lei, nel 1988, sosteneva che "Quando nasce un amore non è mai troppo tardi...", ed è stato più forte di me, non ho potuto fare a meno di chiederle: "E quando muore?". Ma si sa che le visioni non rispondono. Se no non sarebbero più visioni ma call center. Dopo questo il passo dal divano alla camera da letto è stato velocissimo. Quando parlo di passaggi veloci da un posto ad un altro, da una situazione ad un'altra, da un letto alla poltrona... non posso fare a meno che pensare anche a Mina Mazzini, quella Mina Mazzini che fu, per un periodo, posseduta dallo spirito di Riccardo Cocciante. Per un nano secondo mi son sentito La Tigre di Cremona nell'interpretazione di "Da capo" del primo Giovanni Allevi, ovvero Cocciante. Parlavamo di capelli, e questa battutaccia voi, dovete concedermela...
Incredibile, nella mia trasformazione casalinga, avevo pure la stessa montatura di occhiali che Mina sfoggiava nella copertina dell'album. Poi però mi son fatto forza e mi son detto che a 35 anni sarebbe bene smetterla di sentirsi chiunque e a qualsiasi ora del giorno e della notte. Saluto Anna Oxa e Mina Mazzini. Sistemo i cuscini sul lettone. Mi sdraio e cerco di finire il libro che ho iniziato il giorno prima. Non finisco mai un libro in due giorni. Non mi piace. Ma questo è una rara eccezione perchè, fa talmente ridere che mi sto quasi convincendo di essere io l'autore. Tutto può essere. Magari l'ho veramente scritto io e non mi ricordo, voglio dire, non posso ricordarmi tutto, lo spazio mentale che ognuno di noi ha a disposizione è quello che è. Ad ogni modo io il libro lo finisco. Segue il rito che accompagna le mie notti da molti, moltissimi, lunghissimi mesi a questa parte. Spengo la luce e abbraccio il cuscino a cui ho dato il suo nome. Cerco di iniziare a sognare, come ogni notte, ma c'è qualcosa che non va. E' Anna Oxa. E' tornata, si è sdraiata accanto a noi, ci guarda e continua a cantare che "Quando nasce un amore non è mai troppo tardi".
"Anna!" - le dico infuriato - "Quando nasce un amore non è mai troppo tardi, ok... ma sono le 4.35 e non credo sia l'ora giusta per venire nel mio letto, mentre cerco di copulare con il mio ex- marito- cuscino, e mettersi a cantare!!!".
Anna mi guarda, accenna un sorriso e riparte da capo.
- "Quando nasce un amore non è mai troppo tardi..."
- "Anna, per favore!!!"
- "Quando nasce un amore non è mai troppo tardi..."
- "Anna, allora a questo punto parliamone!"
- "David ma di cosa vuoi parlare?"
- "Ah, allora quando vuoi sai anche tu uscire dal coro?"
- "In che senso?"
- "Potevi rispondermi subito invece di continuare a ripetere la tua canzone all'infinito!"
- "Beh, sei tu che mi hai evocata!"
- "Si, ma amore tu non sei morta! Devi apparire due minuti e poi te ne vai fuori dai coglioni!!!"
- "Abbassa il tono e impara le buone maniere!"
- "Senti vediamo di finirla? Sono le 5 del mattino ed io vorrei dormire! Non siamo tutti come voi visioni che ritornate dagli anni 80 a cagare la minchia solo perchè la mattina non avete un cazzo da fare e vivete di rendita!"
- "Ma qual'è il tuo problema???"
- "Il mio problema sei tu adesso e la mancanza di una risposta da parte tua non fa che peggiorare le cose!"
- "Che risposta???"
- "Quando nasce un amore non è mai troppo tardi. Ma quando muore? E quando muore che succede?"
- "Eh???"
- "Dimmelo!!!"
- "Ma io che cazzo ne so??? Mica l'ho scritto io il testo???"
- "Ah si??? Brava!!!"
- "Brava no. Io sono Anna Oxa. Sono bravissima!!!"
- "Senti piantala, veramente, mi stai troppo sul culo stasera e non nel modo giusto! Una casa non ce l'hai? Perchè non vedi di sfanculare una buona volta???!!!"
- "Ok ok. Quante scene. Che gran maleducato che sei! Vergognati!"
- "Se se, vabbè..."
- "Me ne vado. Buona notte, cafone!!!"
- "Buona notte! E dai una tagliata a quei capelli, non lo vedi che sono ispidi alle punte, le tinte degli anni 80 li hanno ridotti uno straccio... barbona!"
- "Vaffaculo David!!!"
- "Con piacere!!!"


Che tipa. Io Anna Oxa l'ho trovata veramente irriverente e poco spontanea. Sono ancora basito. Non me l'aspettavo, giuro. Ma lasciamo perdere...
Spengo la luce ora che finalmente sono rimasto da solo con il mio ex-marito-cuscino. Ripartiamo. Ci abbracciamo, io gli parlo delle mie cose e lui come sempre ascolta in silenzio. Mai una parola, un consiglio, una critica... ah! Certo cazzo! E' un cuscino. Vabbè, sono pazza. Pazza si, ma riconosco quando una cosa non va, e questa cosa di me e del mio ex-marito-cuscino questa notte proprio non va. 
Ma perchè?
Si! Si, ho capito. Adesso ho capito. Lo allontano immediatamente da me. Infilo una mano nelle mutante. Comincio a pensare al tipo che mi son fatto tempo fa al parco.
"Vienimi in faccia!" - mi diceva - "Ti prego vienimi in faccia!".
Comincio ad eccitarmi e li passo tutti in rassegna. 
L'idraulico con cui ho fatto sesso sotto la pioggia.
Il vicino di casa che mi son scopato una sera dietro casa sua, con il cane al guinzaglio che intanto mi leccava le scarpe.
Comincio a darci dentro e intanto fisso il cuscino.
Penso alla coppia con cui ho fatto tutti quei giochetti, al tipo a cui ho pisciato in bocca, a Raul, a Luca, e penso anche a tutti quelli che verranno in futuro e a quanto io non possa fare nulla affinchè lui, il mio amato cuscino, possa far parte di questa selezionata combriccola. Continuo a darci dentro. Penso alle volte in cui M. mi abbracciava forte, a tutti quei froci a cui l'ho messo nel culo, a tutti loro che ancora oggi ringraziano e penso ancora a lui, il mio cuscino, che sta lì a guardare mentre mi dimeno sul letto, di fianco a lui, a lui che non si muove mentre gemo, mi sforzo. A lui che non aspetta altro che arrivi il momento più bello. 
Ed è questo il bello, perchè proprio sul più bello io decido di mollare il colpo. Mi giro verso di lui, il mio amato cuscino. Lo abbraccio ancora, forte. E mentre sto per addormentarmi inizio a sussurrargli che si, proprio così:
"Io non ti voglio più... non ti voglio più. Io non ti voglio più. Non ti voglio più. Non ti voglio più. Non ti voglio più...".


MORALE
Quando uno non è preso, dall'altra parte, ti vede come uno sfigato ed io sinceramente, di fare la parte dello sfigato che corre dietro a quello che sta dall'altra parte e non è preso, non ne ho voglia, ecco.

martedì 2 agosto 2011

LA CORTE DEI MIRACOLI 4



             ATTENZIONE!!! 
Solo per la puntata di oggi il nostro Hattori Hanzo prenderà il nome di Hattori Ganzo. Buona visione.


SMS
Tipo: Hai sborrato stasera?
Hattori Ganzo: Si.
Tipo: Beato lui! Hai un bel cazzo? Sei talmente toro che avrai un cazzo da sogno!!!
Hattori Ganzo: Un bel cazzo per un ricchione inizia dai 20 centimetri in su. Sono vacca?


(DA LEGGERE CON LA VOCE DI VLADIMIR LUXURIA).
Signore e signori, buonasera.
Tra qualche istante andrà in onda la quarta puntata de:

“LA CORTE DEI MIRACOLI”.
La visione è consigliata ad un pubblico di soli utenti Grindr… ammesso che esista!

QUARTA PUNTATA
Ciao ragazzeeee! Oooh! Scusate il ritardo, ma avevo un toro a 50 metri su Grindr… e secondo voi???
Amico dei Miracoli 1: Nooooooo!!!! Sei troppo la numero uno!!!!
Amico dei Miracoli 2: Nooooooo!!!! Io voglio essere come te!!!!
Amico dei Miracoli 3: Nooooooo!!!! Così ci farai morire tutte di fame!!!!
Amico dei Miracoli 1, 2 e 3 intonano: Wuoahhh oh oh oh oh oh oh oooooh!!! (Britney Spears’s tune - Till the world end).



LA CORTE DEI MIRACOLI 3



INTRO
Hattori Hanzo: David sai che a volte ho proprio la sensazione di essere pazzo?
David Bliss: Tesoro è solo una sensazione, fidati. Stai tranquilla. Lo sai che sono tutti pazzi, e quando dico tutti, intendo dire… TE e ME!!!
Hattori Hanzo: Mi hai convinto. Facciamo la terza puntata!!!
David Bliss: Wuoah oh oh oh oh oh oh oooooohhhhhh!!!!


(DA LEGGERE CON LA VOCE DI ORNELLA VANONI).
Signore e signori, buonasera.
Tra qualche istante andrà in onda la terza puntata de:

“LA CORTE DEI MIRACOLI”.
La visione è sconsigliata ad un pubblico eterosessuale… ammesso che esista!

TERZA PUNTATA
Ciao ragazzeeee! Oooh! Scusate il ritardo! Avete presente quell’ irrefrenabile desiderio che ho di prenderlo nel culo??? Ebbene, oggi offro io!!!
Amico dei Miracoli 1: Che invidia!!!! Sei sempre una spanna avanti, figa!!!
Amico dei Miracoli 2: Ma nooo!! Oggi volevo offrire io!!!
Amico dei Miracoli 3: Ma… tu… oggi… non l’hai preso nel culo!!!
Amico dei Miracoli 1, 2 e 3 intonano: Wuoahhh oh oh oh oh oh oh oooooh!!! (Britney Spears’s tune - Till the world end).