sabato 12 maggio 2012

SPERANZA PUÓ ATTENDERE...

Anche se non è "inarrestabile" come Silvio Berlusconi, torna il nostro unico, vero, grande mentore a rallegrare le pagine di questo blog! SignorI e SignorI ecco a voi l'Inarrivabile, Irresistibile, Inestimabile Vittorio!!!
PRAISE JESUS!!!


SPERANZA PUÓ ATTENDERE...

«Sei esattamente come Hope».
«Ora chi è Hope?»
«Hope, quella poverina che, come se non bastasse l’averla Brooke battezzata Speranza-in-un-futuro-migliore, da quando s’impasticca è soprannominata Dope dalle commentatrici cattive del sito americano di Beautiful».
«Sono come una che s’impasticca?»
«Ma no, non intendevo quello. E’ che lei s’impasticca perché Liam si è sposato con Steffy, e ci vogliono sei mesi per il divorzio.»
«Da quando in Beautiful si divorzia in più di una puntata e mezza?»
«In effetti questa è un’incoerenza narrativa di cui le commentatrici dovrebbero chiedere conto agli autori, invece di prendersela con quella poverina che s’impasticca. Comunque, siccome gli ormoni fremono e sei mesi sono lunghi, alla fine Hope va a vivere con Liam in attesa del divorzio, e quindi le sue fan le danno della poco di buono che se la fa con un uomo sposato».
«Sono una poco di buono?»
«Uffa, no, cosa c’entra, sono le fan invasate di Hope for the future che non si fanno una ragione del fatto che la loro eroina abbia tradito la causa della verginità prematrimoniale».
«Ma Hope for the future non era lo slogan delle scorse presidenziali?»
«Oddio, non mi ricordo. Dici che Obama ha preso l’idea da Beautiful?»
«Me lo renderebbe molto stimabile, finalmente un politico che valorizza la capacità dei Forrester di essere la più solida classe dirigente che l’occidente abbia visto negli ultimi decenni. Ma continuo a non capire cosa c’entro io».
«Hope, esattamente come te, dà la colpa all’altra donna».
«Capirai che originalità. Sono alcuni secoli che per le donne, qualunque cosa combini un uomo con un’altra, è colpa di quella sfasciafamiglie di lei e mai di quel debosciato di lui».
«Lo vedi che il meccanismo ti è chiaro! Eppure ci caschi! Anche per te lui è una povera vittima di quella psicopatica!»
«Con la differenza che lei è psicopatica davvero. Lui è un pirla, per carità, però non è che possiamo colpevolizzare Michael Douglas quando Glenn Close va a bollirgli il coniglio».
«In realtà sì. Primo, se lui non le avesse dato corda non sarebbe mai successo niente. Cioè, cosa c’è, una specie di tacita convinzione che gli uomini non sappiano tenersi i pantaloni abbottonati e quindi se incappano in una matta è un danno collaterale dovuto alla loro natura di incontenibili sciupafemmine? Cosa sono, gli anni Cinquanta?»
«Mi sono persa: stai parlando del cretino interpretato da Michael Douglas o del cretino che mi ritrovo in casa io?»
«Non lo so, ho perso il filo. E comunque nessuno ha colto il vero messaggio di quel film, e decenni dopo è ora di dire che Glenn Close riempiva il vuoto pedagogico di genitori troppo rammolliti per negare l’animale domestico ai figli».
«L’animale domestico è il coniglio o Michael Douglas, in questa possente metafora?»
«E’ il cane che porti fuori all’alba dopo aver promesso ai figli che, se non se ne fossero occupati, l’avresti riportato immediatamente al canile. Ricordami un po’: per quanti quarti d’ora se ne sono occupati?»
«Forse potrei lasciare tutto il pacchetto alla psicopatica: padre, figli e spirito canino».
«Amen».



Vittorio Matonti




Hope è la figlia di Brooke Logan e Deacon Sharpe, nata da una relazione proibita avvenuta nel periodo in cui Deacon era il genero di Brooke e quindi sposato con la figlia Bridget Forrester. La bambina ha sempre saputo l'identità del suo vero padre e nonostante Brooke cercasse in tutti i modi di tenere la figlia lontana da lui, Hope non si è mai tirata indietro nel chiamare l'uomo "papà", anche se ha usato questo termine sia con Nick Marone e Ridge Forrester a seconda dei matrimoni della madre con entrambi. Deacon tuttavia rinuncia ai diritti di genitore e Ridge adotta la bambina diventando ufficialmente suo padre adottivo... Oddio! Ragazzi non ce la faccio!!!!

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