martedì 29 gennaio 2013

DIARIO DI UN CINICO INSEGNANTE PRECARIO


LA BIBLIOTECA

- Ha bisogno?
- Si.
- Passi pure da questa parte, prego.
- Ok.
- Ecco, dica pure...
- Devo ritirare un libro che ho prenotato ieri.
- Che libro?
- Un libro di Casarosa.
- Genere?
- E' un racconto illustrato per bambini. Della Disney.
- E' per lei???
- Si, devo farci un lavoro a scuola.
- Ma il libro è arrivato?
- Non so, a meno che non inviate le mail giusto per il piacere di farlo si, dovrebbe essere arrivato ieri.
- Ah, capisco. Lo vuole ritirare?
- Senta, di solito io arrivo, la sua collega mi chiede la tessera, ritiro e me ne vado. E' cambiato qualcosa, da iera ad oggi, nella gestione dei libri prenotati?
- No no, mi scusi è che mi incuriosiva questo ordine perché non è un libro che teniamo e abbiamo dovuto ordinarlo apposta per lei.
- Lo so. Voglio dire, a questo serve l'ordine di qualcosa che non avete in casa, giusto?
- Si, esatto! Mi dia pure la tessera.
- Prego.
- Ecco a lei e buona lettura.
- Grazie. Buona sera.
- Mi scusi ancora un attimo...
- Si?
- Lei ha tempo?
- Come?
- Ha 5 minuti da dedicarmi?
- No.
- Perché volevo avvisarla che prossimamente potrà usare la tessera sanitaria al posto...
- Sarò qui con i miei alunni per consegnare i libri che han preso ieri, se non è urgente potrebbe dirmi tutto lunedì prossimo, perchè non ho tempo ora...
- Giusto, facciamo lunedì perchè in effetti non è urgente e se poi mi dice anche che non ha tempo...
- Si, non ho molto tempo adesso. La saluto.
- No, perchè con la novità delle tessere in effetti lei potrebbe scegliere di continuare ad usare la nostra fornendoci il suo codice fiscale...
- Non ho tempo adesso.
- Oppure potremmo fare di nuovo l'iscrizione e...
- Non ho tempo!
-Tagliare in due la vecchia tessera. Puff! Come se non fosse mai esistita! Così potrà usare la sua tessera sanit...
- Senta!
- Si, mi dica!
- Potrebbe gentilmente spiegarmi quale parte della frase "Non ho tempo" lei non riesce a comprendere???



sabato 26 gennaio 2013

SVEGLIARSI. IN OGNI SENSO...

Ho sprecato anni interi alla ricerca di una risposta, ma nulla. La mia vita non aveva senso ed io non capivo perché. Perchè nulla va nel verso giusto anche se io ci metto tutto l'impegno possibile? Questo continuavo a chiedermi solo fino a poche ore fa, quando d'un tratto, finalmente, tutto è apparso chiaro davanti ai miei occhi. Cosa ho fatto di male io per meritare tutto questo? Cosa? Ora ho capito: è una maledizione! Tu, discepola di una lunghissima stirpe di rom! Si, tu, la rom del sottopassaggio all'inizio della via in cui vivo! Tu che oramai da troppo tempo mi incontri ogni mattina e mi sorridi per poi raccontarmi sempre e comunque che "sei una famiglia povera". Tu che tra la folla becchi sempre e solo me, perchè convinta che io sia Onassis: Jackie Onassis. Ma che colpa ne ho io se la crisi mi ha colpito quando per te altro non è che una scelta di vita? E soprattutto che colpa ne ho io se anche alle 8.00 di mattina riesco a sprigionare cotanto charme??? Le tue maledizioni mattutine, si quelle che bisbigliavi guardandomi in faccia mentre sfoggiavi i tuoi 30 e passa denti di cui 4, come minimo, in oro zecchino, ora hanno un senso e sono riuscite a superare la barriera del suono che trasmette il mio iPod. E' solo tua la colpa. Tutta tua! Tua e del tuo voodoo che ha origini lontane. Ed è anche mia la colpa si, perchè solo ora mi chiedo: cosa cazzo mi costava darle un fottuto euro???
Bottanissima!!!








lunedì 21 gennaio 2013

I LOVE MY JOB

Troppe croci porto su queste mie povere e stanche spalle. Una di queste ha sette anni, un papà avvocato e non la smette mai di fare domande...

- Maestro perché non hai messo l'apostrofo in "un aereo"?
- Perchè in "un aereo" l'apostrofo non va.
- E perché?
- Perchè "aereo" è maschile e l'apostrofo non va. Non te l'avrò detto tipo 600 volte?
- Si maestro, me lo hai già detto 600 volte.
- Allora perché me lo chiedi se poi sul quaderno vedo che l'hai scritto in maniera corretta?
Perchè volevo chiederti qualcosa.
- Ma devi chiedermi le cose che non sai o che non hai capito se no perdiamo solo tempo...
- Si, lo so.
- Quindi possiamo chiuderla qui e continuare?
- Si, e solo che io ti voglio bene.
- Ok, ma stiamo parlando di difficoltà ortografiche, non affettive, giusto?
- Giusto.
- Maestro?
- Che???
- Perchè hai messo quella felpa a righe rosse e nere?
- Possiamo continuare con la lezione?
- Tifi il Milan?
- No!!!
- E perché???
- Perchè non mi piace il calcio!!!
- E perché???
- BASTA!!!!!!!

Niente, non vincerò mai a questo gioco.


domenica 20 gennaio 2013

TISANE

Una storia vera

IO: Ciao ragazzi. Pronti?
LEI: Si, si si siamo pronti. Io prendo una media chiara.
LUI: Per me invece una...
IO: Ah! Scusami tanto, non vorrei distruggere i tuoi sogni natalizi, ma vedo che stai guardando la lista delle tisane...
LUI: Perché, non posso? Non le vendete più?
IO: No, certo che puoi e si certo che le vendiamo ancora, figurati. E' solo che delle 7000 tisane disponibili a noi ne saranno rimaste si e no una trentina, quindi... a meno che tu non stia leggendo solo con l'intento di farti una cultura. Voglio dire, ci stà, per carità io sono pro-cultura sempre e comunque. Pensa che io di giorno, quando alla luce del sole sembro più grasso, faccio l'insegnante in una scuola elementare e ti dico che tutto iniziò proprio qui in questo locale, dieci o undici anni fa, ripeto qui in questo locale mentre ripassavo tutti i tipi di tisane. Che coincidenza, vero?
LUI: Veramente???
IO: Amore... con tutta la buona volontà, ma secondo te può essere vero???
LUI: Beh, non lo so, credo di si...
IO: Credi male.
LUI: Quindi?
IO: Quindi, il messaggio seppur un tantino articolato, mi sembra chiaro, no?
LUI: Cioè?
IO: Prendi un Long Iland!
LUI: Ma io voglio la tisana!
IO: Facciamo un gioco?
LUI: Che gioco?
IO: Tu adesso mi dici i numeri di tre tisane, ok?
LUI: Si...
IO: Se scegli una tisana che effettivamente abbiamo ancora, io te la porto e ti regalo una marea di biscottini alla cannella.
LUI: Grande!!!
IO: Si, ma se non c'è ti bevi un Long Iland!!!
LUI: Ma a me non piace il Long Iland!
IO: Ti arrangi! Spara, mi stai già facendo perdere troppo tempo!!!
LUI: Ok, la 29.
IO: Non c'è.
LUI: La 24? La green...
IO: Non c'è.
LUI: La 51?
IO: La 51????
LUI: Si, la 51...
IO: Quella al finocchio???
LUI: Si si, è buona! E poi è...
IO: Non c'è!
LUI: Ma scusa, le sai tutte a memoria?
IO: Io??? Oh! Senti, ma per chi mi hai preso? Io ho una vita!!!
LUI: E allora???
IO: E ALLORA LONG ILAND!!!!


MORALE
Loro a fine serata mi hanno lasciato tre euro di mancia. Io ho finalmente capito perchè Dio ha creato i gruppi di sostegno.


lunedì 14 gennaio 2013

IO E IL MIO MARITINO IMMAGINARIO...

PERCHÈ IO QUANDO NON HO UNA VITA, ME LA INVENTO!
"Un bilancio della mia vita sentimentale? Intensa, piena, follemente dolorosa e al momento inesistente." (*)

LUI: Mi ami ancora?
IO: Si, certo che ti amo ancora.
LUI: E mi amerai sempre, vero?
IO: Certo, ti amerò sempre.
LUI: E mi dirai sempre la verità, vero? Perchè la base della coppia è la sincerità, giusto?
IO: Giustissimo.
LUI: Allora, mi ami?
IO: Si, ti amo.
LUI: Anche io ti amo! Tanto, tanto tanto... Buonanotte cucciolotto!
IO: Amore...
LUI: Si cucciolotto...
IO: A proposito di sincerità...
LUI: Si...
IO: Non sopporto quella grandissima troia di tua madre! Ogni volta che la vedo mi viene una voglia matta di staccarle la testa e metterla nella lavatrice in modalità centrifuga per vedere se una volta per tutte le va via quella faccia da vecchia putrida con quei cazzo di capelli che porta da sessant'anni! Sembra una lampada Tiffany!!! Quand'è l'ultima volta che è stata da un parrucchiere? Dev'essere stato prima del nostro matrimonio, perchè in chiesa, quel giorno, è arrivata conciata da sbattere: un Cristo!!! E poi, perché cazzo sta sempre a dieta e non riesce mai a buttare giù un solo kilo? Perchè quello che la fa ingrassare altro non è che il veleno che ha nel sangue, quella vipera, figlia di puttana! Che schifo! Mi fa schifo! Mi fa schifoooo!!!! Uhiiiii!!!! Ahhhhh.... Si. Ora si. Ah! Buonanotte topolino...




"Nel reciproco relazionarsi tra due persone esiste uno spazio neutrale, che non deve mai essere invaso, e che è lo Spazio dell'Insulto. Il problema è che gestiamo le nostre relazioni cercando sempre di occupare impropriamente e a priori questo spazio con giustificazioni, ipocrisia, bugie, precetti morali, per evitare che l'altro ci insulti. Ma la verità è che un vaffanculo ce lo meritiamo tutti."
NAIMA BOLIS





(*) 
Grazie di cuore a Debora con la H!

sabato 12 gennaio 2013

POST-IT N°3

Per un attimo ho avuto la sensazione che alcune persone, qui in questa valle di lacrime, fossero connesse con me in maniera più che reale. Totalmente connesse a me. Ma l'uso del termine "reale" in questo contesto non può che risultare improprio poichè giustifico sempre i mezzi: è il fine che mi sembra talvolta fuori luogo. Ma si sa: l'essere umano di umano oramai non ha più neanche il proprio "essere". Dunque, per un attimo ho avuto la sensazione chiarissima che alcune persone, qui, fossero connesse con me in maniera più che reale. Sì. Per un attimo ci ho creduto, meno male che è stato solo per un attimo.

mercoledì 9 gennaio 2013

L'AMORE HA CHIAMATO ALLA MIA PORTA. ANCORA...

SECONDA PUNTATA

- Din don!
- Chi è???
- Sono L'Amore!
- Che palle!!! Di nuovo???
- Dai, apri. Ci vorrà un minuto credimi!!!
- No, oggi no. Sto ascoltando Mina, perdonami...
- Mina??? Ottimo! Quale migliore occasione??? Dai apri!
- No no no no! Non se ne parla proprio!
- Ma stai ascoltando Mina, non capisci? E' un segnale!
- Si, appunto. E' un segnale e mi avverte del fatto che le mie difese immunitarie sono sottoterra. Mi spiace, prova domani..
- Ma io...
- Ma io un cazzo! VAFFANCULO!!!





lunedì 7 gennaio 2013

L'AMORE HA CHIAMATO ALLA MIA PORTA

PRIMA PUNTATA

- Din don!
- Chi è???
- Sono L'Amore!
- Mi spiace ma arrivo or ora dallo store Decathlon di Cinisello Balsamo e al momento non mi serve nulla. Grazie lo stesso. Buona giornata!
- Scusa??? Cos'è? E' un "NO"?
- No Amore, no!!! Il "NO" è una risposta negativa diretta a una domanda o a una richiesta: "C'è Kylie?” “No”. E' un avverbio di negazione, semplice, positivo. Ecco, a me non risulta che tu abbia chiesto qualcosa... E poi il "NO" è corto, facile da comprendere. Il "NO" è a prova di deficiente, capisci? Stiamo parlando di analisi grammaticale Amore, ed io non sono una cima in analisi grammaticale. Non che con la logica faccia miracoli, ecco, quindi sarò sincero con te: il mio non è un "NO" è proprio il classico "VATTENE A FARE IN CULO"!!!




MONNA LISA (Джоконда)...
...canta La Gioconda!!! Direttamente dalla Russia!

"Nel mio cuore risiede la fonte dell'Amore.
Nella nebbia mi hai trovato.
Prendo fiato, prendo fiato insieme a te.
In un attimo assaporerai la mia anima.
L'Amore non si alimenta a secco.
Nel mio cuore stai crescendo..."


sabato 5 gennaio 2013

DEPRESSIONE

Lo ammetto: sono molto depresso. Si, mi accorgo che la gente, alle mie spalle, ha prodotto, montato e distribuito una commedia che non è quella che io interpreto giorno per giorno. Per loro ho un ruolo, quello che hanno deciso io debba avere anche grazie a questo terribile mezzo virtuale che è Facebook. E mentre io continuo a fare la vita che loro han deciso io debba per forza fare, le loro vite, i loro film sono sempre più belli ed interessanti. Loro si sposano, fanno figli, le famiglie perfette con feste in giardino, piscine e grigliate, sempre al top. Vogliono, pretendono e ottengono il meglio per le loro inutili vite ed io per rimanere fedele a me stesso e apparire moderno finirò solo e isolato dalla società perché intanto il tempo passa. Il mio tempo passa e me ne accorgo sempre di più. Tic-tac, tic-tac, tic-tac...
Tra poco avrò 40 anni e non riesco a persuadermi, a convincermi! Dio mio! Un quarantenne! Tutto è passato così in fretta ed io guardandomi allo specchio continuo a vedere un bambino. 
Che ho fatto??? Non ho bevuto, non ho viaggiato, non ho scopato... no no, scopare ho scopato e questo lo sa tutto il mondo! L'unica cosa che volevo in questa vita era diventare campione mondiale di pattinaggio artistico, o in alternativa il più grande attore-feticcio gay di Almodovar. E invece eccomi qui. A fare i conti con il tempo. Che vita triste...
E prima ancora che me ne accorga avrò 93 anni e sarò circondato da gatti che avrò raccolto per le strade di questa stupida città solo ed esclusivamente per riempire questo vuoto esistenziale che mi sta soffocando. Si, credo di essere una cattiva persona. Si si, anche di questo mi accorgo, e continuo a peggiorare.
Non so se mi spiego...

Riassumendo: ho bisogno di scopare.

martedì 1 gennaio 2013

BUON DUEMILA E CREDICI!!!


Era una notte buia e tempestosa. No, aspetta un attimo: buia si, tempestosa no. Ma faceva comunque un freddo porco ed io, moderna piccola fiammiferaia, continuavo a chiedermi perché. Si, perchè Dio, nella sua immensa grandezza, avesse deciso giusto oggi, in ordine ovviamente, queste tre cose per me:

1) Far saltare la corsa delle 23.00 alla 321 Trezzo/Monza.
2) Far si che un 18enne punkabbestia molto carino ma anche molto sporco e, soprattutto, maleodorante si innamorasse di me giusto in quell'ora che avanzava nella mia vita. La stessa ora che stavo utilizzando per aspettare la 321 delle 00.00 esatte al Binario7, teatro si, soprattutto di molte mie violente interpretazioni. 
3) Farmi dimenticare la tessera sanitaria a casa.


Bisogna credere in Dio, sempre e comunque. Io credo in Dio e credo che di artisti ce ne siano tanti in giro ma di vere è proprie incone oramai ne siano rimaste veramente poche. Siccome per me Dio è un'icona, confido nei suoi intricati disegni, opere o anche solo schizzi e cerco di interpretarli come farebbe Gillo Dorfles davanti al pisciatoio di Marcel Duchamp. Oh, Madre! Se Dio mi invia un messaggio c'è poco da fare: una ragione logica esiste. Sta a me scoprirla. 
"Cazzo ma non c'è nessuno qui?" - così esordisce il punkabbestia vedendomi solo e infreddolito sui gradini della stazione degli autobus. Capisco che non vale la pena rispondere e accenno un sorriso. Perchè poi? Perchè sono un coglione educato che però adesso dovrà subirsi la telecronaca in diretta del viaggio Massa Carrara-Milano raccontato da un pivello che fuma Lucky Strike e che non sa, molto probabilmente, che il bidet non è un semplice complemento d'arredo come un vaso o la bomboniera che la tua vicina di casa ti ha portato dalla Bulgaria con tanto affetto perchè in questi giorni pieni di aria natalizia le hai curato i piranhas che tiene in un bellissimo acquario di Leroy Merlin. No, qui non siamo in Francia nè in Inghilterra. Hai capito, piccolo post-Hippy della provincia di Monza e Brianza? Qui da noi il bidet serve e tu devi imparare ad usarlo. 
"Lo sai che la 321 per arrivare a Vimercate ci mette 20 minuti di solito, lo sai? - mi ripete una cosa come 20 volte, con aria speranzosa e quasi ansiosa nell'attesa di una mia complessa risposta che possa innescare una qualsiasi conversazione pseudo-geografica. 
"E tu lo sai quante parole, tra tutte quelle che hai appena nominato, io sconosco... e in particolare la parola Vimercate?" - Rispondo io, annoiato e infreddolito, ma soddisfatto per aver scelto una frase ad effetto che avrebbe ucciso una probabile conversazione inutile prima ancora che nascesse. Lo so, questo paese è contro l'aborto, ma io sono da sempre uno che si autogestisce in base ai cambiamenti climatici, atmosferici e soprattutto umorali. I miei intendo.
"Proprio una vita di merda." mi dice.
"Eh?"
"E' proprio una vita di merda, no?!"
"Ah..."
"Vero?" - Odio la gente che vuole sempre e solo conferme.
"Già..." - Odio dare le conferme che la gente si aspetta da me ma a volte sembra l'unica via per arrivare alla pace.
"Tu che fai nella vita?"
"Sopravvivo..."
"Figo! Indovina, cosa faccio io?"
"A giudicare dall'outfit... chiedi l'elemosina?"- C'è gente che prima ti fa le domande, se rispondi però poi ci rimane male. Non è il suo caso....
"No, magari! Studio, zio porco!"
"Ah! E non hai in quella borsa un bignami last-minute da ripassare?"

Povero, ingoia, avrà capito o no che questo freddo mi impedisce anche di pensare ad un'eventuale qualcosa da pensare, figuramoci da dire. Ok, sono un cafone. E' piccolo, sporco, carino e punkabbestia... ma credo sia pur sempre un essere umano e allora in questo momento così natalizio, mi accorgo di essere stato un tantino antipatico e gli dico una cosa carina, una di quelle cose che farebbero piacere a chiunque e che sono l'inizio di una probabile ed interessantissima conversazione pop-culturale da 2012. Si gli dico qualcosa che finalmente lo metterà davanti al suo lato oscuro, la sua omosessualità repressa che cerca disperatamente di venir fuori adesso che Dio lo ha messo lì, casualmente al mio fianco. Ho capito, questo voleva Dio ed io non posso deluderlo. Devo svezzarlo, devo fargli capire qualcosa, devo mandargli un messaggio profondo e potentissimo. Allora ci penso bene, velocemente ma bene e glielo dico, non curante del fatto che quello che sto per dirgli potrebbe confonderlo e metterlo davanti ad una parte di sé che nega e che nasconde con tutto sé stesso, io me ne frego e vaffanculo a tutte le conseguenze. Un giorno penserà a me e mi ringrazierà anche se adesso lo aspetta la crisi d'identità più grande che affronterà mai in tutta la sua povera punkabbestia vita. Devo dirglielo e si, glielo dico, senza girarci tanto intorno, chiaro, diretto, immediato. Glielo dico.
"Cazzo! Ho lasciato a casa la tessera sanitaria e adesso mi toccherà stare davanti al distributore come minimo due ore ad aspettare che qualcuno passi, si fermi per comprarle e mi faccia usare la sua!"
Sarà ancora vivo? Avrà capito? Va bene così, oramai l'ho detto. Anche perché... che altro potevo dire in quel momento? 
Hai capito o no quanto cazzo di freddo fa???
Beh, non importa. Quello che veramente importa è che finalmente ho capito qual'è la differenza tra me e la vera piccola fiammiferaia. Io si, ho sigarette e accendino, ma lei aveva i fiammiferi... e di certo anche l'extasy.

Questo blog è troppo gay. Proprio come te...