sabato 26 maggio 2012

LOVELESS

‎- Sei single?

- Incallito.

- Come mai?



                                   COMING SOON
                                      (July2012)

lunedì 21 maggio 2012

VENIA

L'hai combinata grossa e non sai come farti perdonare??? Ti devi urgentemente riconciliare con qualcuno??? Questo post fa per te: qui troverai le parole giuste per chiedere umilmente perdono!!! In bocca al lupo!!! Ah, mi raccomando, ricorda che in tutto questo puttanaio di introduzione la parola chiave è "Bocca"....


LA MACCHINETTA DEL CAFFE'
(JOIE DE VIVRE)
Fu così che un giorno la vidi arrivare. Stavo al telefono ma non ero in linea con nessuno. Nel mio lavoro capita spesso che devi contattare qualcuno che non ti risponde mai. Ero lì, in attesa di lasciare l'ennesimo messaggio in segreteria. Lei si fermò al mio fianco. Mi stava aspettanti credo, anche perché aveva finito il suo turno. Cosa vorrà da me? Questo non lo so. So che non ho mai avuto problemi con lei e il suo sguardo benevolo mi dice che non c'è niente di cui preoccuparsi. Metto giù la cornetta. Mi guarda. Sorride. Ecco...
- Posso offrirti un caffè?
- No, grazie... ma ti faccio compagnia.
- Ok, senti volevo chiederti una cosa...
- Spara.
- Allora verrai o no con noi?
- Si, verrò. Perché?
- No, perché abbiamo fatto il calcolo e se non vieni tu siamo in merda... 
- Io non so nulla del numero specifico che si deve raggiungere per partire, ma verrò. Non capisco perché tutto questo problema, e poi così all'improvviso, tutto questa mattina. Me lo hanno chiesto ieri ed ho detto di si. Non capisco.
- Beh, hai sempre detto che non saresti venuto e quindi la gente, ora che manca poco, si è messa in allarme...
- Ok, ma io non ho mai detto che non sarei venuto. Ho sempre detto che avrei preferito non partecipare... e Dio solo sa che fatica farò! Ma lo sai meglio di me, non sono cose che uno sceglie di fare o no. 
- Certo.
- Io non posso alzarmi la mattina e decidere per conto mio cosa fare e cosa no, ti pare? Voglio dire, ammesso che veramente il mio scopo fosse stato quello di non partecipare, non pensi che mi sarei organizzato meglio, chiedendo un permesso a chi di dovere? E poi si sarebbe già saputo, no? Allora mi chiedo, è normale che questa mattina tutto gira intorno al fatto che io possa o no prendere parte a questa pantomima? Manco fossi Megan Gale! E la cosa che più mi fa incazzare è che mi è stato chiesto, ieri sera durante le riunione, più volte e da più persone di fronte ad un mio superiore ed io ho risposto "SI". Devo pensare che a questo punto valga di più l'insinuazione di persone che lavorano con me che la mia stessa parola? Come se non fossi a conoscenza del fatto che se manco io salta tutto? Mi credono veramente così idiota? Queste sono le domande che si mettono in coda alle precedenti: "chi siamo, da dove arriviamo e perché siamo qui", ecco, questo a me continua a girare in testa. Tre anni qui dentro e di colpo sei la persona meno credibile del mondo.
- Non è così, David, te lo assicuro.
- Non ho detto che il problema sia questo. Dico solo che il problema, per me, è che così mi fanno vivere ed è pesante. Odio quando ti dicono che devi imparare a "farti scivolare le cose addosso". Solo una persona senza spina dorsale può farsi scivolare le cose addosso, io non sono così, non faccio le cose a caso e non mi importa di quello che dice o pensa la gente, ammesso che non siano delle palle enormi come quelle che girano al momento. Come faccio a farmi scivolare le cose addosso santa pazienza! Questo è il posto in cui lavoro, non sono in discoteca! Quello che faccio e che ho fatto in questi mesi è giustificato e segue una logica, anche nell'errore. Non ho mai passato un anno così pesante, giuro, un vero calvario. Perché?
- Io credo di sapere il perché...
- Si?
- Tu sei troppo plateale. Ecco è così. Io ti ammiro e ti stimo da sempre però è anche vero che la gente qui si basa sulle tue affermazioni o comunque interpreta le cose che dici sempre e comunque a suo favore e, spesso, come puoi vedere sempre e solo a tuo discapito. Mi spiace essere così dura ma è la verità, seppur io sia e sarò sempre dalla tua parte.
- Quindi, solo perché non faccio che strammatizzare su cose a mio avviso penosissime, devo ringraziare le persone che sono qui per avermi fatto passare un anno d'inferno solo perché loro hanno seri problemi di comprensione?
- In teoria si.
- E a quanto pare anche in pratica.
- Devi fregartene.
- Ma io passo la vita fregandomene.
- Non credo sia vero, o almeno non è vero fino in fondo, ecco.
- Dici?
- Si, l'atteggiamento che hai la dice tutta. E' vero che te ne freghi ma non diresti che la gente che c'è qui ti ha fatto "passare un anno di merda". Almeno secondo me...
- Ok, infatti io continuo a dire che me ne frego di tutto l'entourage, non delle azioni che sono state commesse a mio sfavore, sia chiaro. Ognuno di noi ha un metro e con quello misura cose, persone e soprattutto, nel mio caso, citazioni. Specialmente quando queste diventano "diffamazioni" che come hai potuto vedere da sola, ci mettono un attimo in questo ambiente.
- Dai, si vede lontano un miglio che non ci stai bene in questo circo. Continuo a dire che qui sei sprecato, ma tu non mi ascolti...
- Ma uno è sprecato dove si sente sprecato ed io non mi sento affatto così, no, mi sento preso in giro, demotivato, declassificato, non a norma ecco, ma non è così. 
- Certo che non è così, dai! Senti, io il prossimo anno non sarò qui, ma voglio darti un consiglio. Evita di fare della tua vita un libro aperto. Vali, e secondo me vali molto, non lasciare che questa gente, così "piccola" ti rovini la voglia di sorridere. Hai un sorriso bellissimo e contagioso, sarebbe un vero peccato!
- Si, lo so.
- Bravo!
- No, so di avere un sorriso bellissimo, quello lo so!
- Scemo! 
- Posso sperare che questa conversazione ti faccia perlomeno riflettere un po'?
- Certo, anzi, ti ringrazio. Credo di aver già capito cosa dovrò fare nei prossimi giorni per ristabilire la pace con tutto e tutti. Si, anche perché se tu il prossimo anno non sarai qui non è detto che io ci ritorni...
- Questo non lo so. Comunque, seriamente, cos'hai intenzione di fare? Sentiamo...
- Chiederò venia. Pubblicamente.
- Ma non c'è ne bisogno!!!
- Oh, si si invece!
- Cosa ti frulla in testa adesso? Temo, giuro, temo!!!
- Niente, chiederò pubblicamente scusa a tutti. Tutti, persino a quelli che non ci sono più, li contatterò e dirò "Scusate ma sono un'enorme merda ed è bene che lo sappiate anche voi". Non so, potrei contattare Barbara D'Urso ed andare da lei in trasmissione per chiedere scusa a tutto il mondo, no? Dev'essere facile come cosa a giudicare dalla facilità con cui si fa spuntare le lacrime anche per una singola televendita. 
- Su David, lo so che stai straparlando e ti capisco...
- Oppure no, aspetta, ancora meglio. Lo farò durante l'ultima riunione, quella che ci renderà tutti liberi. Si, farò il mio ingresso vestito da agnello e mi farò sacrificare su una delle cattedre della sala riunioni al piano superiore, pensa che figata? Potrei anche far riprendere il tutto e poi le generazioni future vedranno il video sulle nuovissime LIM? 
- Ahahhahahahahahahahahahahahah....
- No, seriamente. Faccio una cosa più da "elite"? Mi presento vestito di nero, con gli occhi gonfi di pianto e maledico il giorno in cui sono nato, davanti a tutti, in una riunione più intima. Poi laverò i piedi di tutte le mie colleghe ed infine mi inginocchierò e urlerò grazie a Dio Padre per avermi concesso il perdono... sempre che me lo conceda. Ma le mie colleghe si, mi perdoneranno, perché è questo che loro vogliono e di cui si nutrono. L'umiliazione pubblica del precario, il fatto di poter mostrare al mondo che si, loro sono magnanime e perdonano un povero culattone bi-polare. Ed io sarò felice! Sarò la pecorella che torna all'ovile, urlando di gioia. E poi, mi inchinerò ancora una volta al loro cospetto e metterò i puntini sulle "i" una volta per tutte!
- Cioè???
- Cioè prima di salutarle dirò che anche io, come loro, faccio i pompini. Non li faccio spesso ma è capitato e non escludo possa capitare ancora. E dirò anche che sinceramente potrei farne anche una dozzina al giorno se non fosse che sono un po' pigro e perché sono uno che preferisce scegliere e non si accontenta facilmente. E che sono anche molto bravo, se ci basiamo sulla risposta del pubblico, vedi? Anche io so usare la statistica, hai capito? E faccio i pompini! Si, dei pompini spettacolari, a differenza dei pompini che fanno loro... ammesso che ci sia ancora qualcuno che glieli chieda con quelle fogne incancrenite che si ritrovano al posto della bocca!!! 
- Ma... dai!!!
- Meglio non continuare, non ne vale più la pena.
- Vedi? Sei troppo plateale! Alcune persone sono attratte da te ma allo stesso tempo le metti in imbarazzo. Si vergognano, è brutto da dire ma è così. Capisci?
- Capisco solo una cosa. Farò come Mina. Mi ritirerò continuando a cantare. Ma col cazzo che mi trasferisco a Lugano!
- Che???
- Non voglio più essere messo in mezzo a questa competizione, che per quanto mi riguarda non è mai esistita e soprattutto non voglio più vedere queste perone. Credo sia la cosa migliore da fare.
- Ma così gliela dai vinta! Non devi! Non devi assolutamente.
- Beh, se vincono io ne sarò felice. Anche perché io non posso vincere, è logico. Non vinci se non giochi ed io non ho mai giocato. 
- No, David...






sabato 12 maggio 2012

SPERANZA PUÓ ATTENDERE...

Anche se non è "inarrestabile" come Silvio Berlusconi, torna il nostro unico, vero, grande mentore a rallegrare le pagine di questo blog! SignorI e SignorI ecco a voi l'Inarrivabile, Irresistibile, Inestimabile Vittorio!!!
PRAISE JESUS!!!


SPERANZA PUÓ ATTENDERE...

«Sei esattamente come Hope».
«Ora chi è Hope?»
«Hope, quella poverina che, come se non bastasse l’averla Brooke battezzata Speranza-in-un-futuro-migliore, da quando s’impasticca è soprannominata Dope dalle commentatrici cattive del sito americano di Beautiful».
«Sono come una che s’impasticca?»
«Ma no, non intendevo quello. E’ che lei s’impasticca perché Liam si è sposato con Steffy, e ci vogliono sei mesi per il divorzio.»
«Da quando in Beautiful si divorzia in più di una puntata e mezza?»
«In effetti questa è un’incoerenza narrativa di cui le commentatrici dovrebbero chiedere conto agli autori, invece di prendersela con quella poverina che s’impasticca. Comunque, siccome gli ormoni fremono e sei mesi sono lunghi, alla fine Hope va a vivere con Liam in attesa del divorzio, e quindi le sue fan le danno della poco di buono che se la fa con un uomo sposato».
«Sono una poco di buono?»
«Uffa, no, cosa c’entra, sono le fan invasate di Hope for the future che non si fanno una ragione del fatto che la loro eroina abbia tradito la causa della verginità prematrimoniale».
«Ma Hope for the future non era lo slogan delle scorse presidenziali?»
«Oddio, non mi ricordo. Dici che Obama ha preso l’idea da Beautiful?»
«Me lo renderebbe molto stimabile, finalmente un politico che valorizza la capacità dei Forrester di essere la più solida classe dirigente che l’occidente abbia visto negli ultimi decenni. Ma continuo a non capire cosa c’entro io».
«Hope, esattamente come te, dà la colpa all’altra donna».
«Capirai che originalità. Sono alcuni secoli che per le donne, qualunque cosa combini un uomo con un’altra, è colpa di quella sfasciafamiglie di lei e mai di quel debosciato di lui».
«Lo vedi che il meccanismo ti è chiaro! Eppure ci caschi! Anche per te lui è una povera vittima di quella psicopatica!»
«Con la differenza che lei è psicopatica davvero. Lui è un pirla, per carità, però non è che possiamo colpevolizzare Michael Douglas quando Glenn Close va a bollirgli il coniglio».
«In realtà sì. Primo, se lui non le avesse dato corda non sarebbe mai successo niente. Cioè, cosa c’è, una specie di tacita convinzione che gli uomini non sappiano tenersi i pantaloni abbottonati e quindi se incappano in una matta è un danno collaterale dovuto alla loro natura di incontenibili sciupafemmine? Cosa sono, gli anni Cinquanta?»
«Mi sono persa: stai parlando del cretino interpretato da Michael Douglas o del cretino che mi ritrovo in casa io?»
«Non lo so, ho perso il filo. E comunque nessuno ha colto il vero messaggio di quel film, e decenni dopo è ora di dire che Glenn Close riempiva il vuoto pedagogico di genitori troppo rammolliti per negare l’animale domestico ai figli».
«L’animale domestico è il coniglio o Michael Douglas, in questa possente metafora?»
«E’ il cane che porti fuori all’alba dopo aver promesso ai figli che, se non se ne fossero occupati, l’avresti riportato immediatamente al canile. Ricordami un po’: per quanti quarti d’ora se ne sono occupati?»
«Forse potrei lasciare tutto il pacchetto alla psicopatica: padre, figli e spirito canino».
«Amen».



Vittorio Matonti




Hope è la figlia di Brooke Logan e Deacon Sharpe, nata da una relazione proibita avvenuta nel periodo in cui Deacon era il genero di Brooke e quindi sposato con la figlia Bridget Forrester. La bambina ha sempre saputo l'identità del suo vero padre e nonostante Brooke cercasse in tutti i modi di tenere la figlia lontana da lui, Hope non si è mai tirata indietro nel chiamare l'uomo "papà", anche se ha usato questo termine sia con Nick Marone e Ridge Forrester a seconda dei matrimoni della madre con entrambi. Deacon tuttavia rinuncia ai diritti di genitore e Ridge adotta la bambina diventando ufficialmente suo padre adottivo... Oddio! Ragazzi non ce la faccio!!!!

domenica 6 maggio 2012

DANCER IN THE PARK

SNIPPED
- Dammi un bacio...
- No! E' da gay!
- Va bene, tranquillo. Ma, almeno hai capito che quella che ti sei messo in bocca due minuti fa non era la mia vagina?



Ok. Da quando lo "Stalking" è un reato... non posso più innamorarmi seriamente.