lunedì 15 agosto 2011

HO UCCISO MIO MARITO (SCARAFAGGI)

SOGNO
Sento un rumore sotto il mio letto. Mi alzo ancora un po' addormentato e tiro su il materasso. Quello che vedo mi spaventa e non poco. C'è un'intera arena nascosta sotto il pavimento della camera da letto ed è coperta da una rete di ferro come a voler impedire l'uscita delle bestie che vi sono dentro. Una quantità innumerevole di scarafaggi neri ed enormi continuano a muoversi dentro quella lurida arena sotterranea in mezzo a rifiuti e terra sporca che però sembra cenere. Si, sembra proprio cenere mista a tocchi di carbone nerissimo e loro, lì in mezzo, non hanno pace. Sembrano impazziti. Io sto fermo ad osservarli insieme a qualcuno che però non conosco e che di colpo mi ritrovo di fianco. Questo qualcuno mi parla ma io, come al solito, non capisco. Sono troppo concentrato a guardare quel caos che si sviluppa sotto i miei occhi. D'un tratto mi giro verso lo sconosciuto e riconosco mia sorella che mi suggerisce di sterminarli tutti con l'aiuto di uno spray insetticida. L'unico spray che però troviamo è l'Oust, quello dalla bomboletta maxi con il tappo fucsia. Ma l'Oust è un profumo non un insetticida! Non è incredibile? Riesco a mantenere un certo gusto gay anche quando mi trovo nel bel mezzo di un orripilante incubo. Quasi quasi mi faccio un applauso da solo ma, non è il momento giusto. Non possiamo perdere tempo. Leggo sulla confezione da 400 ml che elimina gli odori, disinfetta superfici e tessuti d'arredo e, cosa molto più importante, uccide il 99.9% dei batteri sulle superfici. Comincio a spruzzare Oust ma solo per fare una prova, infatti mi concentro su un grande scarafaggio che sta fermo su una lattina di Coca-Cola vuota che sbuca della cenere. E' appollaiato lì da solo e mi fissa. Lo ricopro di Oust. Mia sorella mi conferma che il profumo funziona. Lo Scarafaggio-Cola sembra esser morto... beh, per lo meno è immobile. Ora però, sempre da sopra, inizio a spruzzare Oust Fresh Garden 3 in 1 su tutta l'arena sotterranea. Una nuvola rosa si espande e cala vaporosa su tutti quei bastardi maledetti che continuano senza sosta a tormentare i miei sogni. Dopo qualche minuto ci accorgiamo che, passato l'effetto nuvola gay, gli scarafaggi sono tutti immobili. Sembrano imbalsamati. Mia sorella sembra una pazza. Toglie la rete metallica e si precipita nell'arena. Io penso: "Ma ce la fa?" intanto che lei comincia a passare le mani tra la collinette di cenere e scarafaggi morti, come ad accertarsi del fatto che Oust abbia fatto il suo dovere. Ed è così. Sono morti. Cazzo!!! SONO MORTI!!! "Guarda! Guarda, sono tutti morti!! Non c'è più da preoccuparsi, guarda!!!" urla felice mentre continua a ficcare le mani in quello schifo di cenere carbone con contorno di scarafaggi morti. Sembra una bambina sulla spiaggia tutta contenta di giocare con la sabbia. Torna da me, mi sorride. Le sorrido. Di colpo mi accorgo che sta mangiando qualcosa, e beh... sapete come sono i sogni, no? Succede tutto di colpo, come in una puntata di Gost Wisperer o della Prova del Cuoco. Sta tenendo tra le mani un pezzo di torta e mi chiede se ne voglio un po'... per festeggiare, ovvio. Sono così felice di aver ucciso quella marea di bastardi che non riesco a trattenermi dalla gioia e le rispondo:
"Ma minchia! Ce la fai o no? Almeno prima lavati le mani che non hai fatto altro che toccare quella merda immonda, pezzente!"

Sognare scarafaggi
Significato del sogno.
Se durante la notte si sognano spesso scaraffaggi significa che bisogna amministrare con piu accortezza i propri redditi e il proprio lavoro; il sogno infatti ammonisce a guardarsi da amici che tali non si dimostreranno e a fare piu attenzione alla salute.
Vedere uno scarafaggio in una stanza pulita: arrivo imprevisto di denaro. Uccidere uno scarafaggio: si potranno smascherare le malelingue le quali dovranno poi vergognarsene.

Scarafaggio: probabile malattia.
Numeri della cabala 16.
Vedere molti scarafaggi: cattivo presagio, potrai ammalarti gravemente.
Numeri della cabala 14.

Il parere di Ugo, il mio analista del cuore.
"Lo scarafaggio è qualcosa di disturbante che turba la sua emotività. Generalmente è infestante, si moltiplica, invade. Se non ricordo male David, sua sorella è la prima persona a cui lei confessò la sua omosessualità, quindi, mi spiace ripeterlo ma continuiamo a parlare del suo defunto marito. Ecco, il suo defunto marito va a lavorare su qualcosa che è accaduto nella sua (di lei David!) accettazione del sè in questo senso. Il suo defunto marito era gay e non lo accettava, e su questo mi pare che ci siamo, ma io continuo a non capire come mai lei si sia fissato con lui? Riesco anche a vedere la sua faccia nel momento in cui leggerà queste poche righe e sono certo che esclamerà: "Ma io non ho sognato mio marito!", vero? Beh, è come se avesse sognato lui, mi creda. Comunque il fatto che sia riuscito finalmente a sterminarli tutti grazie al suo Oust 3 in 1 è cosa buona, vuol dire che lei è vicinissimo alla soluzione. Ma il punto rimane sempre quell'ameba del suo defunto marito e non ci sono cazzi. Insomma non le sembra che sia giunto il momento di mollare seriamente il colpo e smetterla con questa voglia esasperata di volersi distruggere? Lei vive il sesso come una punizione, e non vuole accettarlo. Non riuscirà a prendermi in giro David ed è bene che se lo ficchi in testa una volta per tutte!!!".


DANCER IN THE PARK
(THE BEGINNING IS THE END AND THE END IS THE BEGINNING)

"Arrivò cavalcando veloce, 
come una fenice che esce dalle fiamme.
Arrivò vestito di nero, 
con una croce che portava su il mio nome.
Arrivò inondato di luce, splendore e gloria..."

Lui: Ti sto seguendo da un po'...
L'altro: Ah, seguivi me? Io pensavo scappassi dal tipo coi baffi...
Lui: No, ti ho visto prima e allora ho cercato di avvicinarti ma, parlavi con quel signore ed ho pensato volessi fare con lui...
L'altro: Chi? Ah, si il mio amico. Non faccio boiate con gli amici anche se questi amici spesso me lo chiedono...
Lui: Ah, ok. Comunque, mi pare di capire che non sei interessato. Sarà meglio togliere il disturbo...
L'altro: Tranquillo, rimani pure. Non sei un mio amico...

Se ne stanno lì da soli in piedi per qualche minuto. In silenzio. Si scrutano per bene. Poi Lui sorride e si avvicina, sembra timido ma accenna un abbraccio. L'altro ricambia, ma con lieve freddezza. Lui sembra anche un pochino rincoglionito, non si capisce bene nè da cosa nè perchè. L'unica cosa che L'altro sa è che la bellezza di Lui fa quasi impressione. Ne è cosciente e forse anche un po' spaventato. Ma decide di continuare e lo asseconda. Iniziano timidamente a sfregarsi i rispettivi pacchi e poi, parte il solito vecchio rito e via a sbaciucchiarsi. L'altro si ferma un secondo, solo un secondo, perchè non può fare a meno di notare il profumo della pelle di Lui. Buonissimo.

Lui: Baci bene...
L'altro: No, sarebbe più esatto dire che bacio da Dio.
Lui: He he he... fammi ricontrollare allora...

Si baciano ancora. Si baciamo tanto. Si abbracciano. A L'altro piace Lui, non sa perchè ma gli piace. Lui sembra cercare questo, un abbraccio. Forse è quello che vogliano entrambi. Forse non è affatto questo che vogliano. Cercano di mantenersi in equilibrio. Moralmente in equilibrio. L'altro fa fatica a lasciarsi andare ma, allo stesso tempo non riesce ad opporsi. La bellezza degli uomini non lo ha mai affascinato, non lo ha mai sconvolto. La bellezza di Lui si. Lo eccita. Lo spinge verso delle cose che pensava fossero solo dei clichè e che adesso crede, anche solo per quell'istante, non lo siano. E' letteralmente, totalmente affascinato da questo sconosciuto, da Lui. Lui si ferma. I loro volti ora sono appiccicati l'uno all'altro. Immobili, ora sono ognuno negli occhi dell'altro.


L'altro: Cosa vuoi che faccia?
Lui: Quello che vuoi...
L'altro: No, voglio fare quello che più ti eccita.
Lui: Allora potresti cominciare a scendere giù...
L'altro: Tutto qua?
Lui: Se non hai fretta potrebbe essere un buon inizio...


Lui fa una smorfia che fai intendere a L'altro che si, non ha fretta. Gli sbottona piano la camicia. L'altro intanto chiude gli occhi e comincia ad abbandonarsi al piacere che sta per arrivare. Lui non smette di baciarlo ovunque mentre si abbassa pianissimo e si avvicina sempre più al bersaglio. Ci siamo. Adesso Lui è in ginocchio davanti a L'altro e prende il suo cazzo tra le mani. Lo accarezza e comincia a leccarlo. Non passano che pochi istanti e finalmente decide di ingoiarlo. Piano, sempre piano. L'altro fa fatica a controllarsi perchè Lui ci sa fare, eccome. Intanto che Lui continua a "soffiare" delicatamente sul suo membro, L'altro prende tra le sue mani la testa di quello sconosciuto, quasi a volerla dirigere, e accarezza i suoi capelli mentre geme e geme come raramente aveva fatto prima. Lui è si uno sconosciuto ma, L'altro ha la strana sensazione di conoscerlo, da sempre. Che sia vero quello che si dice in giro dell'amore? Erano predestinati? No, ma qualcosa li univa in quell'istante. O forse no... volevano solo crederlo, entrambi.


L'altro: Fermati!
Lui: Come? Che succede?


L'altro si accorge che lì, proprio a pochi metri di distanza, c'è il solito guardone che si diverte a stare in piedi dietro ad una siepe, a menarsi il cazzo, mentre osserva con il suo sguardo assatanato ogni loro minimo movimento. Lui capisce, si gira verso il tizio, lo guarda... ma non si ferma. 


Lui: Non ti va? Non ti va che ci guardi?
L'altro: No, non è quello...
Lui: Ho capito. Faccio un cenno e lo faccio avvicinare?
L'altro: Come?
Lui: Vuoi che mi scopi intanto che ti continuo a spompinare? Vuoi vedere che mi scopa mentre ti ciuccio il cazzo?
L'altro: No no, io non ...
Lui: Sappi che a me non importa. Lo faccio per te. Dimmi, ti ecciterebbe una cosa del genere? Dimmelo, perchè se vuoi mi faccio scopare e così tu puoi vedere il mio viso mentre continuo a succhiare il tuo cazzo e lui me lo sbatte dietro...
L'altro: No. Non mi interessa. Voglio continuare con te.
Lui: Sei sicuro?
L'altro. Sono sicuro, ma non sono sicuro del fatto che tu lo sia. Vuoi farti scopare da lui?
Lui: Solo se la cosa ti eccita. 
L'altro: Dai, torna giù...
Lui: Perchè non mi scopi tu? Scopami tu e lui lo lasciamo guardare, dai! E' quello che vuole, no?
L'altro: Perchè non torni giù ancora un po'...
Lui: Scopami!
L'altro: Dai...
Lui: Per favore scopami, non resisto più!
L'altro: Ma poi non ho il preservativo, dai continuiamo come prima, scendi giù...
Lui: Scopami ti prego. Io ora voglio che tu mi scopi. Adesso, qui, con o senza lui. Scopami! Scopami sono troppo eccitato e voglio che mi sbatti forte, ti prego. Voglio sentirti dentro di me. Scopami! Scopami! Scopami!


L'altro non resiste più. Continua a baciarlo, a toccarlo e non si ferma un solo istante. Lui lo lecca e chiede, implora di essere fottuto. "Scopami! Scopami!" sono le uniche parole che L'altro sente e mentre, con passione, ricambia i baci di Lui, decide che non può più aspettare o esploderà. Di colpo mette Lui di spalle, facendolo appoggiare ad un albero e lo scopa. Forte. Fortissimo mentre Lui non riesce quasi più a trattenersi e ci manca poco che urli, ma non lo fa. Il guardone si avvicina e comincia ad accarezzarli aumentando la loro eccitazione che ormai non può contenersi. L'altro non ce la fa più e si stacca da Lui perchè vuole schizzargli tra le chiappe. "Vengo!" - grida. Lui allora si gira nuovamente e si rimette in ginocchio, mentre continua a segarsi con forza, e riprende in bocca il cazzo di L'altro che a quel punto, finalmente esplode, rendendo felice Lui che trattiene il suo sperma in bocca ancora qualche secondo mentre con la lingua continua ad accarezzargli la cappella in fiamme. Viene. Lui adesso
viene e viene anche il guardone che intanto, continua a pizzicare i capezzoli di L'altro. Poi si ricompone ed è il primo a sparire tra gli alberi.


Lui: Grazie, e quando dico "Grazie" voglio dire "Spero di ribeccarti presto..."
L'altro: Allora dovrei dire "Grazie" a te...


Sorridono. Si abbracciano. Continuano ad annusarsi. Sono esausti. Si ricompongono e si scambiano ancora qualche bacio. Sono entrambi sul punto di salutarsi. Entrambi più che soddisfatti da una mezz'ora che nessuno dei due si aspettava di vivere in questa stupida, noiosa giornata uggiosa...


Lui: Ok. Direi che a questo punto posso andare.
L'altro: Bene dai, tanto ci si rivede qua, giusto?
Lui: Si si, certo... anche se a dire il vero io ho una sorpresa per te...
L'altro: Cioè?
Lui: Volevo dirtelo prima ma poi ci siam fatti prendere...
L'altro: Quindi?
Lui: Dai, non l'hai capito?
L'altro: No, cosa? Non dirmi che abbiamo già scopato e non mi ricordo di te?
Lui: No no, non ci siamo mai beccati prima. Sono sieropositivo.
L'altro: Cosa?


Lui si incammina, con passo veloce, girandosi di tanto in tanto prima di sparire del tutto, a guardare L'altro che è ancora lì, in piedi, fermo, immobile con gli occhi sgranati e continua a chiedersi all'infinito: "Cosa? Cosa? Cosa?"
Non a caso Lucifero era il più bello tra tutti gli angeli...


"Fu così che volsi lo sguardo al sole.
Volai di stella in stella per maledire tutto e tutti.
Nelle mie orecchie uno squillo assordante.
Il rumore era così forte che non riuscivo a sopportarlo.
Il rumore era più di quello che io potevo sopportare.
"Mi arrendo" - dissi - "Mi arrendo. Hai vinto".
Madre Natura ha fallito un'altra volta".

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