sabato 12 novembre 2011

I LOVE MY JOB 6



Nel 1996 Marianne Faithfull pubblica "20th Century Blues". La Faithfull rivede, in maniera molto personale, alcuni brani che fecero la fortuna dei vari Kurt Weill, Bertolt Brecht e Friedrich Holländer in quelli che furono gli anni 20, 30 e 40. Veri e propri pezzi forti che se non erro ammaliarono anche i Doors che come tutti sanno, ripresero l'opera "The Rise and Fall of the City of Mahagonny" (1930). Chi non ricorda la loro versione di Alabama Song? Ma per tornare alla mia impavida Marianne, se non ho capito male, mi permetto di affermare che, senza alcun dubbio, le figure di donne che Marianne porta in scena nel suo spettacolo di cabaret siano le solite: infermiere, cameriere, prostitute. Ci spostiamo in un territorio che non ci appartiene più ovviamente, qui si canta e celebra la fine della seconda guerra mondiale e, per tornare alle nostre icone, la cara Marianne ammette: "Ho sempre pensato che ci fosse una specie di connessione tra questi tipi di donne, in un qualche modo tutte si prendono veramente cura di te, no?".
Infermiera, cameriera e prostituta. Come darle torto?
Io adesso mi appoggio in cassa giusto per fare un po' di show, ma lo sanno tutti che qui, io faccio la cameriera, non la cassiera. Vuoi vedere che questo che arriva deve pagare?
Mi sa che ci siamo...

LO SCONTRINO
"Ciao."
"Ciao. Mi fai lo scontrino? Devo andare..."
"Ah, te ne vai?"
"Si si, è già fin troppo tardi per me."
"Ok, ma io non faccio cassa. Ti chiamo il boss."
"Ok."

Chiamo il boss. Saluto e faccio per andarmene, solo che poi ci ripenso e torno indietro...

"Senti, dimenticavo..."
"Dimmi."
"Tu stai ancora insieme alla tipa con i capelli rossi?"
"Si, ma non ha i capelli rossi."
"Ah no? E come li ha?"
"Castani."
"Castani con i riflessi rossi..."
"Si, forse hai ragione tu..."
"Si si, ho ragione. Comunque, quando la molli fatti dare il mio numero dal tuo amico, intesi?"
"Si si, va bene."
"Bene. Puoi andare."


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